Vocei ai personaggi – incontro con il Destino (L’oracolo dei mondi)

Buonasera libromani tanosi,
proprio oggi, proprio adesso, sto per raccontarvi un nuovo mio tuffo nelle pagine di un libro 😍. Questa volta sono stata accolta da Fate – o Destino, che dir si voglia – del romanzo ‘L’oracolo dei mondi’ di Annachiara Cairoli. 

Qui trovate tutte le info del libro ❤️.

 

 

Mi trovo, dopo essermi tuffata nelle pagine di questo libro, immersa fin alle ginocchia dall’erba alta. Fatico un po’ ma poi, alzandomi sulle punte dei piedi, intravedo la mia meta e scorgo, già in lontananza, colei che dovrà rispondere alle mie domande. Mi avvicino guardinga e, appena sono a pochi metri da lei, la chiamo, sapendo già che lei sa che sono qui, che sarei arrivata e che sto per porle la prima domanda.

 

«Ciao grande Destino racchiuso in questa storia. Ti ringrazio di aver accettato di incontrarmi in questa radura. Vorrei subito chiederti una cosa, forse un po’ personale, c’è un posto in tutto il creato che senti tuo? Uno di quei luoghi in cui non vorresti mai essere disturbata da nessuno?»


«Grazie a te, stare da sola dopo un po’ stanca… Annoia anche stare circondata da scocciatori, ma tu non sembri il tipo quindi… Accetterò di essere intervistata.
Il luogo che sento mio?
Non penso ve ne sia uno in particolare, nella mia esistenza ho momenti in cui se osi disturbarmi rischi la vita e di conseguenza prediligo osservare l’universo e il suo immenso silenzio, mentre altre volte ho bisogno di fare baldoria quindi potrei preferire il carnevale di Rio De Janeiro.
È questione di sensazioni interiori.»

 

Mentre la ascolto rispondermi con quella sua aria soave, le osservo gli occhi viola, sono dotati di tantissime sfumature e sembrano racchiudere dentro la pupilla un intero mondo. Appena finisce di parlare, annuisco convinta e mi siedo accanto a lei che ha scelto un’enorme pietra che sfoggia su un orizzonte bellissimo: il blu del cielo si unisce al verde del prato creando un’emozione unica. 

 

 

«Si sa, già dalla trama, che Ombra, Luce, Aria, Fuoco, Terra ed Acqua, sono delle sorelle in continuo litigio tra di loro. Secondo te chi di loro è più collerica e chi più amante della pace?»


«Che domanda difficile, soprattutto se tenete conto del fatto che molte caratteristiche le hanno prese da me…
Sucellia, la Terra, penso che sia quella più amante della pace tra le sei, anche se non dovete prenderla sotto gamba, perché potreste ritrovarvi senza accorgervene in un burrone.
Io vi ho avvisati.
Il posto di più collerica se lo giocano a pari merito Freyra, il Vento e Abnova, l’Acqua per i loro caratteri simili (nota di Fate: non dite loro che ho osato accomunarle, ve ne prego, perché se no succede un casino!) e che le portano ad avere tra di loro delle piccole…vabbè, moderate, scaramucce le quali possono provocare eventi come uragani…nel vero senso del termine.»

 

 

«Ti prometto che non sapranno mai che lei accumunate, né da me né dai miei libromani tanosi. Siamo persone serie e manteniamo le promesse. A dirla tutta, vorrei anche chiederti questa cosa: Come descriveresti le sorelle?»

«La mia più grande ansia.

Sono stata troppo poco esaustiva? D’accordo, cerco di spiegarmi meglio. Sono le mie figlie e tengo a loro più di ogni altra cosa…Ad eccezione della camomilla. Hanno avuto una vita difficile fin dall’inizio ma si sono sempre dimostrate forti, rischiando ogni volta la vita per difendere il vostro pianeta. Non posso che essere fiera di loro.»

 

 

Fate si allunga sulla pietra, fino ad alzare gli occhi al cielo. Non so se porle subito una nuova domanda o aspettare, tanto è in contemplazione, ma so anche che non posso rimanere in questi posti quanto vorrei, così le chiedo: «C’è di un litigio particolare che ti ricordi? Magari hai voglia di raccontarci, come sai fare tu, di un aneddoto. I nostri lettori così capiranno di cosa parliamo…»


«I nostri lettori devono stare calmi perché vengo già maltrattata ogni volta dalla platea che mi segue durante il mio racconto principale, spero che non accada anche qui e che la mia simpatia possa venire apprezzata. Per quanto riguarda il litigio…
Ho mai raccontato di quando mi si era rotto il condizionatore? Non penso.
Ecco, dovete sapere che in quella sala immensa in cui sto narrando la lontana storia del vostro pianeta, ho voluto aggiungere un condizionatore per rendere il soggiorno di chi viene ospitato più piacevole. Purtroppo però quel maledetto aggeggio ha iniziato dal nulla a prendermi in giro. Io lo impostavo sul freddo e lui invece riscaldava la stanza.
Ero furiosa!
Ho iniziato così una lotta intensa contro il condizionatore che è terminata con la mia vittoria… e la sua rottura definitiva. Peccato che per non so quale esatto motivo, il condizionatore ha sì iniziato a raffreddare l’ambiente, ma non il mio… quello del vostro pianeta. E fu così che nacquero le vostre ere glaciali. Ora sapete che ogni era glaciale corrisponde a un condizionatore che ho rotto.»

 

Direi che dopo questo racconto – eh che racconto! – una descrizione di Fate, offerta (come la card sopra) da Luce de Il Sotterraneo dei libri, è d’obbligo.

 

 

«Hai mai tempo per i tuoi hobby? Cos’è che piace fare al Destino?»


«Da me il tempo non esiste quindi in realtà non ce l’avrei, ma comunque ho cercato di crearmi dei passatempi.
Tra i miei preferiti ho quello di bere camomilla e di osservare cosa fate di bello sul vostro pianeta, peccato che alcune volte mi deludete così tanto che devo volgere lo sguardo altrove per non lanciarvi un meteorite addosso. Se non svolgo nessuna di queste cose mi metto a giocare a bingo da sola…anche se non è per niente divertente, lo ammetto.»

 

«Devi sopportare davvero tanta noia. Sai cosa ti ci vorrebbe? Raccontare una nuova storia, o il resto di quella già iniziata, sono sicura che troverai tanti lettori pronti ad ascoltarti. E a proposito di storia… La creazione del mondo che è celato ne ‘L’oracolo dei mondi’ è una creazione tutta al femminile. Come mai pensi che l’autrice – Annachiara Cairoli – abbia fatto una scelta simile? È stata una cosa voluta o ha seguito semplicemente la sua ispirazione?»


«Semplice ispirazione?! Scherziamo?! Ha seguito me!
È la mia scrivana d’eccellenza, colei che ha voluto, dopo varie richieste non troppo gentili, di scrivere quello che sapevo e che volevo rivelarvi.
È vero, siete stati creati da sei sorelle e questo dev’essere un incoraggiamento in particolare per il nostro pubblico femminile, ci siete, vero?
Eccovi là.
Parlo a voi, ma anche al pubblico maschile: dovete mettervi in testa che uomo o donna, siete in grado entrambi di essere autonomi e di compiere cose immense.
Ve l’ho dimostrato con la storia che vi ho iniziato a narrare.
Ricordatevi però che ogni volta nelle vostre gesta dev’esserci sempre il rispetto verso gli altri. Avrete lavori differenti, passatempi differenti, vite differenti, ma siete tutti esseri Umani.»

 

«Continuando il discorso sopra, mi sono arrivate alcune voci sull’uscita del secondo volume della storia. Sono voci fondate? Cosa mi sai dire al riguardo?»


«Ovvio! Sto già preparando gli inviti per assistere alla mia seconda parte del mio racconto. Mi raccomando, non potete perdervela! Se invece non siete interessati… Fa niente… Non verrete perseguitati dalla sottoscritta. Forse…»

 

«Per ultimo, vorrei chiederti, com’è il rapporto che hai proprio con l’autrice. Vi sopportate a vicenda o il vostro incontro è stato amore a prima vista?»


«L’autrice è qui presente dietro alle quinte! Sapete, mi accompagna quasi sempre, dice che da sola potrei combinare qualche guaio, ma per me le sue sono preoccupazioni infondate. Con lei ho un rapporto alquanto complicato, passiamo da momenti in cui condividiamo certe idee, ad altri in cui non ci sopportiamo. Insomma, concordate con me che è assurdo preferire il caffè alla camomilla?!
A parte tutto questo, non posso che esserle grata di avermi dato la possibilità di dar voce alle mie parole e che esse possano essere state ascoltate da qualcuno che le ha apprezzate. Sì!
Hai sentito bene!
Ti ho ringraziata! E ti voglio bene… Un pochino.»

 

 

Al di là delle domande, ho preferito non aggiungere nulla, non vorrei certo essere perseguitata dal Destino! Quindi aspetto che sia lei a parlare. È ancora con la testa rivolta al cielo, prima mi ha guardato un attimo mentre parlava, ma poi è tornata nella stessa posizione. Solo che, adesso, sono sopraggiunte tante nuvole nere e temporalesche a farci compagnia.

 

«Sai, se non vuoi che si troppo tardi per te, soprattutto se non sai nuotare, ti conviene andare.»

 

Seguo il suo sguardo e il cielo mi sta facendo davvero paura, scendo dalla roccia con un balzo e faccio per abbracciarla, poi mi ricordo che forse è meglio di no. La saluto, quindi, in un modo più tranquillo, più da Fate,  ritorno qui da voi, pronta a raccontarvi un’altra storia!

 

 

 

Buona lettura 💙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.