La serie Phoenix di Simona Diodovich

Titolo: ‘Looger’ – Phoenix series v.1
Au
tore: Simona Diodovich
Genere: romance, narrativa

Editore: self
N. pagine: 182
Formato: kindle unl., kindle (3,50) e cop. flessibile (10,40)

Link: qui

 

Cloe Zendani vola a Marrakech per trovare il fratello. Il nome che le hanno fatto è quello di un perfetto sconosciuto: Looger Miles.
È strafottente, sempre ubriaco e affascinante, ha un fisico da paura e degli occhi azzurri che risaltano sulla splendida abbronzatura, ma più di ogni altra cosa, si muove come se fosse un ninja, il gergo che usa sembra militare e non la vuole tra i piedi.
Non c’è nulla che riesca a scalfire l’armatura dell’indifferenza di Looger Miles, finché i loro obiettivi non s’incrociano.
Ed è lui ad aiutarla ad entrare nella casa di Salah Major, il più grande trafficante di droga e killer di Marrakech, per trovare il fratello.
Otto giorni insieme cosa possono fare? Come può resistere a quegli occhi?

Looger Miles ha un passato che ritorna ogni notte sotto forma di incubo.
È nascosto in un posto bellissimo nel mondo, senza poter essere se stesso. Si è creato anche lì una missione da portare a termine. È quello che sa fare, di certo è noioso essere solo un interprete.
Quando arriva quella biondina con le unghie pitturate di verde acido è persino infastidito dalla sua presenza che gli rovina i piani.
Certo non si può non notare che è dolce, bellissima e tenace come poche. Vuole trovare il fratello e chiede il suo aiuto. Dovrebbe ignorarla, ma non ci riesce proprio…

Otto giorni insieme. Otto giorni, due missioni, un passato che ritorna a galla, una donna che tra le sue braccia placa i suoi incubi. Cosa può succedere, in soli otto giorni?

Benvenuti tra i Phoenix.

 

 

 

Phoenix Series

 

Ezra Underwood fa parte di una squadra Metro SWAT ed è in missione a New York. In un normale giorno di luglio, la sua vita viene capovolta da spietati assassini che fanno saltare in aria parecchie persone, in una partita al massacro.
Insieme alla detective Charlotte Wall si ritrova a indagare su quei pazzi, che sono a tutti gli effetti dei sicari. Sebbene i due non si sopportino a pelle, cercano di lavorare insieme per sbrogliare la matassa di un caso così complicato, ma per riuscirci sono costretti ad assecondare il gioco degli assassini. Perché di questo si tratta, di un diverso tipo di svago e di una possibile carneficina, che nasconde le vere intenzioni dei killer.
Come possono, due persone così differenti, lavorare insieme a stretto contatto senza provare nulla? Impossibile.

“Mi chiamo Charlotte Wall e sono una detective. Il caso è mio perché sono la prima ad essere sul campo.”
Non lo sopporta, ma non può fare a meno di vedere quanto lui sia magnifico.

“Sono Ezra Underwood, questa vita mi sta stretta, sono stanco, non mangio da giorni.”
Non può non notare questa splendida donna così coraggiosa, che resta sempre in prima linea insieme a lui.

Il tempo sta per scadere, la partita va giocata fino in fondo.

 

 

Angus Bride è tornato a Detroit, la sua vecchia casa. Sta seguendo una pista e si trova immischiato tra le due vecchie bande che incutono terrore nella parte povera della città, sopravvivendo alle brutture che ora esistono.
Nel cercare di salvare un ragazzino che ha visto troppo, rivede la sua amica d’infanzia Riley Evans.
Non può mostrare d’essere lui, ma questo non significa che la possa lasciare in balia di ciò che succede nella parte più brutta di quella città, dove fiumi di sangue sono all’ordine del giorno.

“Sono Riley Evans e sono andata a vivere a Detroit per cercare il mio Angus. Era un’idea stupida e ne sto pagando le conseguenze.”
Quel tizio che gli somigliava molto, poteva mai esser il suo antico amore? Nonostante spergiurasse di non esserlo, lei cominciava a notare troppe cose che non quadravano e nel frattempo sfuggivano dalle varie bande.
Poteva mai provare qualcosa per colui che continuava a definirsi un Angus diverso?

“Sono Angus Bride. Ora è questo il mio nome. Sono tornato a Detroit perché hanno seppellito mio zio, Billy il mansueto.”
Chiunque sia stato, era una vendetta tra bande e lui le conosceva entrambe.
Tra Red Fish e BlackJack non correva buon sangue, due bande enormi che si uccidevano per avere il sopravvento sull’altra, mentre la polizia non faceva nulla per fermarli.
Perché doveva trovarsi davanti proprio Riley? Come faceva ora a dire che non era il suo vecchio amico. Come poteva esserle amico, soprattutto, mentre il desiderio per lei continuava a crescere di notte in notte?

Sette giorni insieme.
Due bande che si ammazzano. Un ragazzino che ha visto troppo. Una donna che ama e che vuole proteggere ad ogni costo. Un killer in agguato.

 

 

Murphy Watney si nasconde a San Antonio, in Texas.
È a casa di suo zio John, solo perché nessuno può collegarlo alla sua vita precedente.
È diventato un cacciatore di taglie e quello che fa gli piace un sacco. Come tutti, crede di essere il solo sopravvissuto, finché il governatore Williams non arriva a chiedere il suo aiuto.
Quell’uomo è una di quelle anime eccezionali che ha salvato lui, a quanto sembra, ma anche gli altri navy seal e ora è in pericolo: perché gli danno la caccia per scoprire l’ubicazione degli altri seal nascosti nel mondo.
Il governatore non chiede aiuto per sé, ma per la figlia Alana. Il compito di Murphy sarà quello di proteggere lei, per non far cedere il governatore, sapendola in pericolo.

“Sono Alana Williams, la mia vita è semplice, feste, riviste patinate che mostrano quanto sono bella ed eccezionalmente portata per questa vita. Questo ragazzo è odioso e non lo sopporto”
È possibile che fosse completamente affascinata, nonostante lo odiasse? La irritava parecchio, ma non poteva fare a meno di averlo vicino.

“Sono Murphy Watney, sono il novellino dei seal, sono stato meno tempo con loro, ma sono in ogni caso la mia famiglia, oltre a quella di zio John che mi ha accolto quando non riuscivo nemmeno a camminare. Il mio compito è proteggere questa ragazza che va in giro con abiti succinti, trucco che sembra una maschera ed è per altro capricciosissima e urla come una scimmia.”
Eppure, nonostante tutto, sotto quella maschera si nascondeva un’anima bella. Bisognava solo scovarla e capirla, per poi restarne completamente affascinato.

Sette giorni in giro per il Texas, nella speranza di fuggire dai killer.
Una ragazza capricciosa. Quattro killer dietro di loro. Una scimmia urlatrice che rompeva i timpani.

 

 

Nel Bronx spariscono le persone e poi vengono ritrovate chiuse in sacchi nelle discariche sparse nella città.
Jody Meccany è una detective della polizia e ha visto svanire il fratello, perché si è inserito in un Fight Club nascosto nei paraggi.
Non sa dove si trova, non sa come aiutarlo, l’unica cosa che può fare è contattare Emmett Tayn.

“Sono Emmett Tayn, ero il cecchino nei seal, qui non posso usare ciò per cui sono portato, ma sono bravo nelle arti marziali e, da un anno a questa parte, difendo ogni persona che ha bisogno di aiuto, ma che nessuno considera. Sono entrato in quel tunnel per aiutare una persona, sono uscito con una famiglia e una donna che ha conquistato il mio cuore.”

“Sono Gwendoline Hayden, sono anni che sono in questo posto e non so più nemmeno com’è il calore del sole, poi è arrivato Emmett e la mia luce è diventato lui. Mi sono fidata dal principio, della sua gentilezza e della sua forza. Lui mi ha salvato.”

È un Fight Club. Chi entra capisce presto che non uscirà da lì con le sue gambe, ma solo in un sacco chiuso. Il Lupo è il capo, lui guadagna sul loro sangue e nessuno sa chi è.

Sette giorni. Un Fight Club solo per pochi eletti. Sii vincente. Niente regole, né limiti: devi solo sopravvivere. E se esci da lì, c’è un killer che ti aspetta.

 

 

Eve Wright arriva nella Hudson Valley inseguendo dei criminali che hanno ucciso la sua amica Olimpia. Crede di esser in gamba e di averli scovati perché è brava con i computer, ma non si accorge di essere più che altro la preda e non il segugio.
“Sono capitata qui per caso e per una serie di coincidenze, questo gigante buono mi ha aiutato e non posso fare a meno del suo appoggio e di quello dei suoi tre cani, a quanto sembra. Quanto ci vuole prima che mi affezioni?”

Tanner Moore è l’addestratore di cani dei seal. Con Cairo, si è rifugiato in un posto dove pensa di essere al sicuro, vicino a un suo amico di vecchia data e un ex navy seal. La sua vita è fin troppo semplice. Addestra i suoi cani, è il buttafuori di un locale, solo per ricordarsi com’era la sua vecchia vita. E si annoia. Nessuno andava a pensare che incontrare quella donna avrebbe ribaltato tutto.
“Sono Tanner Moore, appena l’ho vista ho pensato che portasse guai, ma non ho calcolato che, nel frattempo, mi avrebbe riportato alla vita.”

Sette giorni, una banda di criminali, un killer alle calcagna, una donna bellissima e sensuale, tre cani addestrati e lui, colui che chiamano il gigante buono, che si confonde nella notte e che sa uccidere a mani nude.

 

 

Kellam Wood è l’agente dell’FBI che preleva sempre i sei seal alla fine di ogni loro avventura. Ma chi è? Com’è arrivato a far parte di questa missione così enorme e paurosa che ancora adesso non ha né capo né coda?
Era entrato all’FBI perché un giorno ha conosciuto Marlon Spenser, il direttore, che aveva un sogno: salvare la patria e il mondo dalla gente che voleva distruggere la tranquillità dei più, come se quel brav’uomo sapesse che un giorno sarebbe servito un contro attacco di dimensioni bibliche.
L’amico di Olivia Sullivan, l’agente della CIA che aveva nascosto i sei seal da chi li voleva morti. Erano cresciuti per questo momento e avevano intenzione di portare a termine la missione ed uscirne vincenti.
Kellam Wood non ha legami, a parte Olivia e l’amico di sempre Abel Jackson, Team Six della squadra Charlie.
Non avrebbe mai pensato di incontrare qualcuna che gli facesse battere il cuore, finché la sua missione di salvataggio non gli ha cambiato la vita.
“Sono Kellam Wood. Il filo è stato spezzato. Il mio compito è proteggere la figlia di Spenser che non mi facilita la vita in nessun modo. Eppure, pur soffrendo, lei è magnifica e riesce a lottare per non cedere quei cognomi così importanti.”

Nikki Spenser è la figlia del direttore dell’FBI.
Lei ha l’elenco dei cognomi adottati dai seal in quell’ultimo anno e chi ha scoperto che sono vivi, ora li vuole rintracciare per ucciderli. Stavolta non vuole fallire.
Sta seguendo il piano del padre nei minimi dettagli, finché un uomo, bello come pochi, tenebroso nei colori, non si presenta alla sua porta con insistenza.
“Sono Nikki Spenser, il mio cuore è a pezzi, ma non posso cedere ora. Chiunque egli sia, si presenta come mio alleato, eppure, la sua bellezza mi conquista, nonostante io non voglia.”

Sette giorni, una fuga da almeno una trentina di killer alle calcagna.
Un tunnel sotterraneo e la paura di non potersi fidare di nessuno.

Una risposta a “La serie Phoenix di Simona Diodovich”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.