‘L’Uomo del fuoco (La strega della fonte vol.2)’ di Sabrina Guaragno – recensione

La magia non è semplice, libromani tanosi, può sorprendere, spaventare, fare del male, seguire i nostri sogni o scaraventarli lontano. Alaisa lo ha imparato nel primo volume della storia che Sabrina Guaragno le ha riservato (qui), ma in questo secondo volume, sono tante le sfide ancora da affrontare. 

 

Titolo: ‘L’Uomo del fuoco’
Volume: La Strega della Fonte, vol. 2
Autrice: Sabrina Guaragno
Genere: fantasy
Casa editrice: Nativi Digitali Edizioni
Formati: cartaceo, digitale
Pagine: 304

Trama:

Le cose non si mettono bene per Alaisa e gli altri apprendisti della maestra Skelribel, costretti a nascondere la loro magia e ad affrontare nuovi nemici, inaspettati e spaventosi: tra questi, vi sono gli adepti della misteriosa Setta del Fuoco, una congrega di maghi malvagi devoti a un potentissimo stregone dato per morto da anni…Per combattere le oscure forze che cercano di distruggere Adaesha, saranno costretti a cercare un aiuto esterno, e a riportare indietro anche la fonte di passati amori e rancori. Ma le insidie possono arrivare anche dalle ombre celate nella propria anima…Se, da un lato, nuovi maestri e alleati la rendono sempre più forte, dall’altro Alaisa dovrà lottare con tutta se stessa per non soccombere al suo stesso potere e alle proprie passioni. E le conseguenze da pagare potrebbero essere terribili. In “L’Uomo del Fuoco”, il secondo capitolo della Saga di Alaisa, Sabrina Guaragno dipinge una Adaesha cupa e pericolosa, su cui si muovono nuovi e ambigui personaggi che combatteranno al fianco di Skelribel e i suoi apprendisti, o contro di loro. Riusciranno a rimanere uniti di fronte alle due guerre che minacciano il loro mondo?

 

Recensione tanosa


Nel primo volume de ‘La Strega della Fonte’, Alaisa impara a conoscere la magia, a sentirla scorrere dentro di sé, farà le prime scelte ardue della sua vita – fin da quando abbandona la sua famiglia per cercare di diventare un’ apprendista della Strega della Fonte ma, a mio parere, è in questo secondo libro che la sua capacità di scegliere, di capire, di amare viene messa davvero alla prova

Fin dalle prime pagine (potete leggerle come estratto nella pagina Amazon dedicata al volume) veniamo immersi, insieme ad Alaisa naturalmente, e al suo narrare in prima persona, nei problemi che erano nati già alla fine del primo libro. La Setta sta continuando a mietere vittime e la magia non è più vista come qualcosa di buono, che può guarire, per questo sono stata sollevata, ma anche preoccupata, nel vedere Alaisa muoversi per cercare di continuare a salvare le persone. Avere poteri magici, si intuisce fin da subito, è ormai associato al male.

Tutti i personaggi, a mio avviso, sono descritti dando ad ognuno il giusto tempo per crescere, ad esempio Alaisa e Dory avranno tempi differenti per capire, anzi, per sentire ancora di più scorrere il potere dentro di loro. Ciò che mi è piaciuto di questo libro è che Alaisa impara a ‘camminare’ all’interno di questo mondo magico insieme a noi, non ha nulla di pronto, ma inciampa, cade e puntualmente si rialza. Non sempre con lo stesso spirito di combattimento perché le passioni che si porta dentro, l’amore, possono ben minare il suo sguardo fiero. Ma dentro di lei c’è una tempesta in movimento quasi sempre, in ogni capitolo

La trama si snocciola bene attraverso i vari capitoli e il raccontare di Alaisa, non vengono risparmiati i particolari, altra cosa che apprezzo così da immedesimarmi sempre più nella storia. Sono moltissimi, poi, gli elementi fantasy, ma aggiungerei qui un aggettivo: dark. Perché l’atmosfera che si respira è fin da subito, come vi dicevo sopra, oscura e tetra. Rispecchia perfettamente ciò che i protagonisti, e non solo, vivranno.

La Setta, ricordate, può essere dietro ogni angolo e Alaisa ne avrà di cose da affrontare, non solo sulla sua pelle, ma anche dentro l’anima. Il passato e i rancori non tendono a scomparire da soli… ora lei lo sa.

 

Lo Specchietto delle emozioni

Proprio all’inizio della lettura, ho provato un po’ di angoscia perciò che stava accadendo. Non nego di aver odiato la Setta e chi ne segue ogni minimo passo per quello che ha fatto passare ad Alaisa ma anche alle persone in generale. Le persone stanno morendo, soffrono la fame, la magia che potrebbe aiutare viene vista come il demonio, capace solo di far del male. Poi sono stata sommersa dallo stupore per le cose che Sabrina Guaragno ha iniziato a raccontare, le cose belle, quelle meno belle, gli avvenimenti, gli incontri tra i personaggi, gli sguardi, gli amore, i rancori del passato… Ogni cosa incastrata come un tassello di un puzzle… mi ha stupito e catturato.
Infine, ma non meno importante, la felicità di aver finito un nuovo suo libro e aver appreso ancora meglio cosa significhi vivere nel mondo di Alaisa!

 

 

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