‘Frammenti’ di Riccardo Zanin – recensioneTLS

Siamo già al secondo giorno della nuova settimana e al quinto dì di marzo, diciamo che il tempo proprio non vuole aspettarci. Come combattere questo scorrere che continua ad allontanarsi da noi?

Credo che la cura migliore sia fermarsi, sedersi e stringere tra le mani un libro: immergersi in ciò che un autore ha scritto per noi e lasciarsi scivolare addosso tutto il resto.

Non è facile trovare quelle parole che ci permettono di farlo davvero, ma mi sento fortunata nel dire che qualche settimana fa mi è successo grazie a una raccolta di poesie:Frammenti’ di Riccardo Zanin.

Caratteristiche raccolta.

Titolo: ‘Frammenti’

Autore: Riccardo Zanin

Genere: raccolta di poesia

Casa editrice: Santelli Editore

Caratteristiche: 96 pp.

Trama: “Frammenti” è una raccolta di poesie che tenta di abbattere le mura del disagio interpersonale grazie all’arma della confidenza e alla più totale apertura di sé agli altri e il mondo circostante. I versi accompagnano verso un sentiero frastagliato in cui l’autore pone interrogativi esistenziali spingendo ciascuno a trovare le proprie risposte Il viaggio non ha un percorso cronologico; ciascuno deve pensare ai frammenti del proprio specchio, separati dallo spazio e dal tempo, cogliendone il significato più profondo così da poter ricomporre l’immagine che desidera, come fosse un puzzle.

Recensione Tanosa.

‘Frammenti’ è una raccolta di poesia, quindi come tale non avrà la suddivisione canonica in cui vi parlo di trama, personaggi, descrizioni perché ovviamente necessità di altro per essere presentata.

Riccardo Zanin ha racchiuso all’interno del libro sensazioni, emozioni, sentimenti, momenti vissuti e altri che forse avrebbe desiderato vivere, sbagli – i cosiddetti errori irreparabili – e i momenti invece di gloria. Ha racchiuso tra quelle parole scelte con cura anche persone, sconosciuti per noi ma singole tessere del puzzle riunite per formare la sua vita.

Tessere o frammenti?

Pezzi di uno specchio rotto, momenti che nessuno potrà mai recuperare per noi ma che come lame affilate rimangono a ferire la nostra parte più profonda.

[…] Che i tuoi occhi guardano il basso,

Lo sguardo di chi il cuore

Lo ha nascosto sotto un masso […]

[Da ‘Specchio’]

I ‘Frammenti’ di Riccardo possono assimilarsi e formare il nostro specchio, quello a cui ogni giorno offriamo il nostro riflesso. Un sorriso, lacrime che rigano il volto o solo un tuffo al cuore per amore…

[…] Musa

che muovi la mia mano sul foglio

pur stando immobile sul cuscino,

un sospiro […]

[Da ‘Mezzanotte’]

Le risposte a cui il poeta arriva non sono le stesse per ognuno di noi, ciò che mi ha colpito maggiormente della raccolta è l’intento di Riccardo Zanin di spingere chi legge a riflettere consapevole che ognuno di noi avrà delle risposte diverse.

Farsi cullare dalla poesia non è forse questo?

Aprirsi e lasciare che le emozioni nate da quelle parole ti entrino dentro e ti cullino o d’altro canto smuovano qualcosa dentro te. Qualcosa che aspettava solo quel segnale per uscire.

Ogni poesia ha più mondi diversi sé e il lavoro di Riccardo Zanin ci aiuta a remare un po’ più vicino ai nostri frammenti personali e così vicini a quella melodia che tutti noi abbiamo dentro.


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