Daniele Picciuti al Foligno Fantasy Festival

 

 

In questo articolo vi parlerò di un altro autore presente al Foligno Fantasy Festival e dei suoi libri: si tratta di Daniele Picciuti.

 

Ciao Daniele, come sta andando la tua vita da scrittore? Pronto per il Foligno Fantasy Festival?

Diciamo che la “vita da scrittore” è meno pittoresca di quello che si possa pensare, anche perché vivere come scrittori è a conti fatti una realtà di pochi fortunati. La scrittura rimane un momento importante per me, forse la parte di me più vera, dove riesco a esprimere al meglio tutta la mia creatività, ma rimane anche, ahimé, in secondo piano rispetto al resto. Ho anche un lavoro “vero” che mi permette di mantenermi. Nel mondo della piccola e media editoria va così. Quanto al festival, mi fa sempre piacere scoprire nuove realtà,
a volte le perle si trovano dove meno te l’aspetti.

 

Se sei qui a scrivere, immagino che la risposta alla domanda precedente sia stato un bellissimo, clamoroso, siiii! Quindi, quali libri scritti da te potremmo trovare al Festival? Svelaci pure i loro titoli e qualche curiosità, se ti va.

Troverete i due titoli pubblicati con Nero Press: Dove arrivano le ombre e I racconti del sangue e dell’acqua. Il primo è un horror a tinte sovrannaturali a sfondo folkloristico, dove affronto anche la tematica della violenza domestica. La storia è quella di Nina, una ragazza che fugge da un marito violento dopo averlo ucciso. Peccato che il suo spirito continui a perseguitarla…
Il secondo è una raccolta di racconti thriller e horror interamente illustrata, all’interno trovate ben 40 tavole della bravissima disegnatrice Roberta Guardascione. Sono 13 racconti che seguono un immaginario filo conduttore che passa dal sangue – con storie più forti, efferate – all’acqua – dove prevalgono atmosfere cupe e profondità psicologiche – fino a che ci si rende conto che, in fondo, sangue e acqua sono entrambi fluidi e finiscono sempre per mischiarsi un po’, dando vita a vicende che includono entrambi questi aspetti.

 

Nina ha un lavoro umile, un marito violento e un passato difficile. Quando, dopo l’ennesima vessazione, si ribella e uccide Iulian, decide di fuggire per far ritorno a Bormio, suo paese di origine, dove sa di trovare l’unica parente ancora in vita che può aiutarla, zia Gerda. Ma lo spirito di suo marito non sembra rassegnarsi e torna dall’aldilà per perseguitarla. Così la fuga di Nina si costella di morti lungo la strada e, una volta a destinazione, scoprirà che non è un caso se Iulian è tornato. Il passato di Nina affonda le radici in una stirpe di streghe chiamate Aganis e in un mondo fatto di Ombre, Confinati e Benandanti. Per Nina è l’inizio di un viaggio che la porterà verso un destino dal quale non c’è via di fuga.

 

 

 

Tredici racconti ambientati nell’Italia misteriosa, sospesi tra realtà e incubo, in un immaginario percorso composto da due cicli. Il primo, il ciclo del sangue – che è linfa vitale dell’uomo e di ogni creatura animale – è aggressivo, violento, ghermisce spargendo rosso ovunque, quasi fosse un omaggio a Clive Barker. Il secondo, il ciclo dell’acqua – che è fonte primaria di ogni forma di vita sulla Terra – indaga le paure umane, esplora il baratro della follia, fino a sprofondare nel disturbante così caro a H.P. Lovecraft.

 

 

 

 

 

 

E ora due domande personali, quali sono i generi che il lettore che è in te predilige di leggere? C’è tra tutti un libro che non smetteresti mai di consigliare?

Be’, sono cresciuto con autori contemporanei come Stephen King, Peter Straub, Dean Koontz, Clive Barker, Joe Lansdale, per poi passare ai più classici Lovecraft e Poe. Penso che IT, il capolavoro di King, sia un libro che tutti dovrebbero aver letto almeno una volta, anche se ammetto essere impegnativo (1238 pagine, che io ricordi).

 

E che cosa pensa lo scrittore che si nasconde in te del tempo migliore per scrivere? Quando riesci a staccarti da tutto il resto ed esserci solo per te e i tuoi personaggi?

Ah be’, non è affatto facile. La sera dopo cena e la domenica sono i momenti in cui ho più opportunità per scrivere, ma non sempre. Devo entrare nel mood della scrittura. Ci sono state domeniche in cui ho macinato fino a cinquantamila battute in un giorno. Poi ci sono mesi di blocco per via dei troppi impegni – più mentali che pratici – e allora un po’ mi perdo. Ma basta poco perché mi torni la voglia di scrivere. Una nuova idea, un’immagine, una frase. Noi scrittori abbiamo tutti le nostre stranezze.

 

Infine, una domanda per aiutare i lettori a trovarti: dove possiamo seguire te e le tue storie?

Tutti i miei libri sono presenti su Amazon, quelli pubblicati con Nero Press li trovate anche sul sito neropress.it e, se siete fortunati, magari riuscirete a ordinare un mio libro anche in libreria, ma spesso ciò dipende dai distributori di cui esse si servono.

 

 

Si conclude qui l’intervista, non ci resta che invitarvi al Festival e godere di tutto il fantasy che sarà presente!

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