Recensione ‘Puoi sentire la notte?’ di Paolo Costa

È passato un mese dalla mia ultima recensione, sono imperdonabile (sigh), vi chiedo perdono in ginocchio. Ho pubblicato altri articoli, la mia estenuante, ma non erano vere e proprie recensioni e questo mi intristisce sempre un po’.
Sopratutto se ho iniziato, letto e finito dei romanzi – libri che ho amato e che non vedo l’ora di farvi conoscere – e devo solo buttar giù la recensione.

Ho la wishlist così piena di libri che  non so più come il mio portafoglio potrà sopravvivere, gli chiedo venia in anticipo. Questa però è un’altra storia…

Veniamo alla recensione di…

 

 

Il romanzo di Paolo Costa è stato una rivelazioni tra le mie letture di questo inizio del 2018. È stato la mia prima lettura nel genere LGBT, infatti se notate è l’autore con cui inauguro questa sezione nel blog. Non potevo fare scelta migliore!

Autore: Paolo Costa

Titolo: Puoi sentire la notte?

Genere: lgbt

Caratteristiche: cartaceo & ebook – 119 pp.

Trama: Stefano vive la sua vita giorno per giorno. Schiacciato dalla perdita della sua più cara amica e con la consapevolezza di essere fuori posto, in un mondo che sembra stargli stretto, cerca di sopravvivere senza sentire il peso dei fallimenti che gli gravano sulle spalle. Con attorno una famiglia che sembra non conoscerlo più, tutto ciò che Kevin vorrebbe è restare nascosto nel suo “armadio”, lontano da qualsiasi sguardo. Bloccato in una vita che non vuole, con un lavoro incerto, cerca di superare ogni giornata senza versare l’ultima goccia che potrebbe finire per inondare tutto il suo mondo. Due ragazzi diversi, due realtà opposte, un incontro esplosivo. Affronteranno l’amore, o resteranno nascosti dentro l’armadio?

 

Fin dai primi capitoli sono stata attratta come una calamita dentro alla storia di Stefano e Kevin e nelle loro vite. Qui, infatti, non si tratta di una semplice e pura storia d’amore, c’è dell’altro, davvero molto di più. L’intera storia è una crescita dei personaggi, non solo di quelli principali, ma di tutti quelli che ruotano anche intorno a questi.

Il linguaggio di Paolo Costa è scorrevole e per niente pesante. Ha anche la capacità, tramite la terminologia usata o l’escamotage dei punti diversi nei vari capitoli, di far entrare direttamente dentro il modo di pensare, di agire, di credere, di nascondersi o di vivere il loro amore alla luce del sole.

Forse, se devo proprio trovare una mini cosa non perfetta – soprattutto perché credo che la perfezione sia molto scontata e non esiste xD – i primi capitoli sono stati poco più lenti degli altri. Nonostante questo ci tengo a precisare come questo sia stato allo stesso necessario per comprendere la caratterizzazione dei personaggi, anche e soprattutto perché il lettore entra nella vita dei protagonisti in una fase veramente delicata e non dall’inizio, ma in un’azione già avviata.

Stefano ha un grande dolore che gli pesa e gli schiaccia il cuore, si trova coma in una bolla, non sa come andare avanti e questa condizione è dettata dal suo non riuscire ad aprirsi con qualcun altro. Nemmeno la sua migliore amica sembra essere la persona più adatta ad ascoltarlo. Non per lui che si sente costantemente gli occhi del giudizio puntati addosso.

Kevin ha davanti a sé una scelta importante ed essenziale: nascondersi o decidere di vivere la sua vita, così, proprio come lui è, senza vedere gli sguardi degli altri o temere di non essere accettato.

In entrambi i casi sarà qualcuno all’infuori della propria cerchia, della propria vita, ad accendere qualcosa che farà capire ad entrambi che è giunto il momento di prendere decisioni, scegliere in quale bivio svoltare e prendere per mano l’amore, il quale può sembrare un mostro, qualcuno da sconfiggere forse, ma che se si accetta fa riempire il cuore di gioie e chiarimenti.

Ovviamente questo non significa che non saranno più presenti sul nostro cammino buche, fraintendimenti o cadute – l’assenza di queste è pressoché impossibile – ma il finale è stato qualcosa di carismatico, stupendo, un volere qualcosa di più ma allo stesso tempo capire che è giunto per i due il momento di vivere la propria vita senza noi lettori. E, forse, anche senza il loro autore.

 

Una specie di riscatto che si meritano e stanno vivendo con tutto il cuore di cui sono capaci!

 

 

 

Uno dei personaggi secondari che ho amato, ci tengo troppo a dirlo, è la sorella di Kevin. Una ragazza solare che a volte può sembrare con la mente tra le nuvole ma che invece ha un animo bello e splendente.

Sono sempre più felice di aver letto questo romanzo e, come dicevo sopra, averlo usato per inaugurare la sezione LGBT del blog.

 

 

Vi consiglio la sua lettura, penso si fosse già capito dalle faccine di Han e da come ne ho parlato qui sopra. Ma per essere chiari, è una storia che ha tanto da offrire se solo gli darete la possibilità di farlo.

Buona lettura!

 

 

 

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