‘Il quaderno del lupo’ di Paolo Mosca – intervista all’autore

Buondì libromani tanosi,
qualche giorno fa ho pubblicato la recensione al libricino ‘Il quaderno del lupo’ di Paolo Mosca. Oggi vi parlo di nuovo di lui, presentandovelo tramite un’intervista che l’autore mi ha gentilmente concesso.

 

 



Prima di parlare del libro con cui ti ho conosciuto, penso sia fondamentale porre delle domande per far sì che i lettori ti conoscano meglio. Da cosa nasce il bisogno che senti di scrivere? Di mettere i tuoi pensieri nero su bianco?

Scrivere per me è sempre stato un modo per conoscermi. Quando si dà voce alla cosiddetta ispirazione, ci si confronta con parti di noi che non conosciamo e persino con conoscenze che non sappiamo di avere. La penna è come una vanga, scava.

 

Hai un processo creativo ben preciso o di volta cambi, improvvisi, a seconda dei progetto che stai portando avanti?

Provo, cambio e sperimento. Mi piace sentire sempre da quel pizzicorio che sento dietro la nuca quando le frasi vengono da sole.

 

‘Il quaderno del lupo’, come dici nella prefazione, è qualcosa che nasce per te stesso, per ricordarti che esiste una guida per fermarsi, pensare e riflettere a fondo su ciò che ci schiaccia quasi ogni giorno. Quando e perché hai deciso di pubblicarlo in Amazon?

Credo che il senso vero di Amazon stia proprio nella pubblicazione diretta di libri (soprattutto in versione cartacea). Ti evita di fare anticamera nelle case editrici e ti permette di pubblicare subito quello che hai scritto. Ho deciso di pubblicare ‘Il quaderno del lupo’ durante il primo lockdown perché mi dava l’idea che potesse essere utile a me, ma anche a eventuali lettori in un periodo psicologicamente debilitante. Grazie ad Amazon in un attimo è stato online. Avessi dovuto aspettare un editore non avrei potuto cogliere l’attimo.

 

Tra le varie massime che ci esponi, una è più difficile secondo te da applicare?

Credo che la difficoltà cambi di persona a persona. Forse quel che più ci manca oggi è la costanza. Perseverare è una sfida, ma anche un dovere.

 

Come mai la scelta di quale animale associare al quaderno è caduto proprio sul lupo?

Intanto per simpatia. Diamo una chance a questo animale così bistrattato nelle favole. E poi in Pulp Fiction, Mr Wolf risolve i problemi.

 

Infine, dato che oltre a uno scrittore, sei anche un autore televisivo, la domanda sorge spontanea: dove potremmo trovare prossimamente la tua impronta?

Ultimamente lavoro molto a Mediaset. Ma se vi va di seguirmi vi consiglio anche il programmino che faccio su YouTube. Si chiama ‘Desktop – la vita sullo schermo’ e lì le interviste le faccio io. Lo spunto è semplice: tutte le interviste partono dal desktop del computer o dello smartphone o del tablet dell’intervistato. L’idea di base è che oggi i nostri device siano lo specchio della nostra anima. 

 

 

Ringrazio Paolo Mosca per aver risposto alle mie domande e auguro a tutti voi

Buona Lettura!

 

 

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