‘Vietato leggere all’inferno’ di Roberto Gerilli

Titolo: Vietato leggere all’inferno

Autore: Roberto Gerilli

Genere: thriller

Caratteristiche: cartaceo – ebook – 334 pp.

Trama: Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso. Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro senza speranza. Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per questo accetto di aiutare Eleonora. La ragazza è brava, ma così folle da voler cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di leggere. Forse. Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se funziona.

 

Recensione della Tana:

 

Avevo intenzione di leggermi ‘Vietato leggere all’inferno’ alla fine del mese di febbraio. Dopotutto, mi ero detta, partecipo con questo romanzo al Domino e quindi, fino al 28 – giorno in cui era il mio turno di far vedere cosa avevo pensato di questo libro – ne avrei avuto di tempo… ma i miei piani sono andati in fumo dopo aver letto appena 3/4 capitoli del libro di Roberto Gerilli. Capitoli letti giusto per vedere com’era il suo stile e come aveva sviluppato la sua idea, che mi aveva incuriosito fin da subito.

Il problema è che poi sono entrata talmente dentro la sua trama che non sono più riuscita a uscirne! La mia dipendenza da lettore – cito l’autore – mi suggerisce accattivante e ammaliante, riferito alle sensazioni nate da questa lettura.

‘Vietato leggere all’inferno’ è il romanzo che stavo cercando e di cui avevo bisogno in questo periodo: ti lega a doppio filo con la vita dei personaggi, ti fa entrare dentro la storia facendoti sperare, disperare e sfuggire qualche lacrima e sospirare per i colpi di scena di cui è saturo.

Ma vi immaginate davvero un mondo in cui leggere è contro la legge? In cui noi libromani saremmo ricercati, spezzati, rinchiusi in centri di rianimazione?

Un incubo!

Ecco cosa sarebbe: Un incubo così oscuro da desiderare di non dormire mai più!

I libri non sono da buttare o da nascondere.

Amleto – il protagonista – lo sa bene. Non facciamoci portare lontano dal suo pensiero dalla sua ironia e dal suo background. Lo vedremo spesso non accettare ciò che accade, non fare delle volte niente per cambiare la sua situazione, nonostante a parole dica molto, ma poi scopriremo che lui è un vero eroe dei libri e che – al di là dell’odio che ha per il suo nome – ama i principi, le principesse e tutti i protagonisti dei romanzi che legge. Dunque, è un vero libromane come noi! Non ci sono dubbi :).

Ho nominato l’ironia perché è il piatto forte dello stile di Roberto Gerilli. Ogni personaggio ne ha infatti una bella fetta – via ancora con le metafore culinarie 😉 – e Caterina ed Eleonora, le altre due protagonista del romanzo, ne sono un altro esempio. Non saranno quasi mai d’accordo sul da farsi, soprattutto perché una è libromane e l’altra no, ma saranno essenziali per portare a termine l’ultimo atto.

Il romanzo è suddiviso in diverse parti, ognuna riprende un avvenimento importante per i protagonisti e la loro lotta contro la legge No-Litterature, e a ogni svolta il lettore ha paura che si stia arrivando alla fine di tutto. Si entra, come dicevo poc’anzi, talmente dentro alla trama che, se da una parte si spera che tutto si risolva, che loro portino a termine il grande piano, dall’altra non si vorrebbero abbandonare i personaggi e la loro caratterizzazione. Quest’ultima è fatta così bene che, nonostante abbia finito il libro da diversi giorni, ancora ripenso alla storia, al perché di certe scelte dell’autore e a cosa sarebbe successo se…

 

Credo si sia capito dalle mie parole, ma voglio qui dirlo in modo esplicito, che ‘Vietato leggere all’inferno’ sia stata per me una letture piacevole, accattivante e con la capacità di incollarmi allo schermo per finire di leggerlo. Lo consiglio a tutti coloro che necessitano di qualcosa di simile, che amano i libri alla follia e che cercano qualcosa di nuovo da leggere e non temono i colpi di scena, il forse è così ma non ne saremo certi fino alla fine e l’innamorarsi di tutti i personaggi. Tutto questo è condito da ciò che per me è importante in una storia: la logica. Non intendo qui quella matematica usata per risolvere problemi o espressioni, no, intendo quella che porta il lettore a capire, a comprendere, che alcune scelte, risoluzioni, passi avanti e indietro, sono così perché dietro c’è un motivo che regge questi cambiamenti, spostamenti e ragion d’essere.

Leggete ‘Vietato leggere all’inferno’ e se volete passate a farmi sapere che cosa voi ne pensate 😉

———————————

Ringrazio il blog The bookworms Invasion per avermi fatto conoscere questo grande romanzo. In particolare, grazie Rose <3.

 

 

-Hanna M.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.