‘Sei pietre bianche’ di Daisy Franchetto

Titolo: Sei Pietre Bianche

Autore: Daisy Franchetto

Genere: fantasy

Caratteristiche: ebook – cartaceo – 328 pp.

Trama: Lunar è tornata. A tre anni dall’esperienza nella Casa e dalla violenza che l’ha messa di fronte a un duro processo di trasformazione, la giovane protagonista di Dodici Porte non è più una ragazzina. Abita da sola in un piccolo appartamento in città, studia e lavora. Accanto a lei il fedele cane Sinbad, su cui grava una maledizione che Lunar non conosce, e l’anello che le ricorda costantemente il legame con la Terra dei Morti. Dopo l’ultima visione avuta fuori dalla Casa, nella quale un bambino veniva rapito da un gigante, la giovane non ha più avuto esperienze del genere, o contatti con altre Dimensioni. A volte stenta a credere che ciò che ha vissuto nella Casa sia davvero accaduto. Ma c’è l’amico Sinbad a ricordarle chi lei sia. Lunar ha stretto amicizia con Odilon, un bambino dal passato misterioso che vive in orfanotrofio. Proprio la scomparsa del piccolo, ad opera di un essere spaventoso, riporterà la nostra protagonista e il suo amico a quattro zampe a contatto con le Dimensioni parallele. Lunar e Sinbad, con l’aiuto di Altea, proveniente dai Cieli Razionali, si metteranno sulle tracce dei rapitori di Odilon. Ha inizio il viaggio attraverso sei portali dimensionali rappresentati da sei lapidi bianche. Di nuovo un percorso che è insieme scoperta di se stessi e di luoghi sconosciuti. Di nuovo avventure formidabili che svelano quanto ci sia di sublime e oscuro nell’inconscio.

 

Recensione della Tana:

 

Quando uno scrittore tiene al proprio lavoro, lo si può vedere anche dalle piccole cose che circondano la trama di un romanzo. Mi è capitato di vederlo tante volte nella Tana e con ‘Sei Pietre Bianche’ di Daisy Franchetto sono di nuovo di fronte a qualcosa del genere. La copertina è evocativa di ciò che la protagonista dovrà affrontare e il percorso che l’aspetterà per salvare ciò che le è stato portato via e scoprire segreti, anfratti e capire meglio l’Ovoide delle Dimensioni.

Cos’è questo Ovoide?

E’ un altro motivo per cui ho apprezzato tanto il libro di Daisy Franchetto. Quello che lei ha creato è un universo fantasy completamente nuovo ed è riuscita, grazie a Gabriele Glisoni, a illustrarlo. Durante la lettura, mentre i luoghi venivano nominati, anche solo per un momento, mi divertivo a tornare indietro all’illustrazione e capire bene dove Lunar, la protagonista, fosse in quel momento.

Lunar, come detto sopra è la nostra protagonista in questo romanzo, ha dovuto superare un oscuro passato denso di ricordi di quella violenza carnale che l’ha segnata per sempre, e ora con il suo amico Sinbad, un cane parlante, cerca di andare avanti. Queste non sono informazioni che ci vengono solo date in questo romanzo, ma per chi fosse interessato lascio il link del primo capitolo della storia di Lunar. Daisy Franchetto ha, infatti, già in precedenza parlato di lei e delle sue (dis)avventure. I suoi romanzi possono essere anche letti, come nel mio caso, non in ordine. Sono avventure scollegate ma collegate da personaggi, crescita e universo fantastico.

Tornando a ‘Sei Pietre Bianche’ devo assolutamente dirvi che l’alone di mistero che si ha in tutto il romanzo mi ha colpito in modo molto positivo. Era da tempo che cercavo un fantasy così, e ora che l’ho trovato ne sono molto felice. E’ per questo che amo molto la Tana: per ciò che mi fa scoprire. Infatti, guardando le faccine di Han, in alto, potrete vedere ben due espressioni felici e solo una perplessa. Quest’ultima è stata inserita per le decisioni difficili e le difficoltà che Lunar si troverà a dover affrontare e per alcuni titoli tra vari capitoli, un pò troppo esplici per i miei gusti. Ma sono certa ci sia, invece, chi li ha amati così!

Lunar viene descritta perfettamente e, a mo avviso, non è la solita protagonista prescelta che si ritrova circondata da tanta belle cose o strane prove da affrontare. Il suo background inizia proprio con una violenza, quindi il cambiamento non ha come secondo passo il sapere che si dovrà affrontare qualcosa di brutto, come salvare il mondo o che miliardi di persone contano solo su di te, no, in questo caso Lunar ha l’inizio della sua disavventura con qualcosa che non si augurerebbe mai a nessuno. La ragazza spera che tutto possa essere superato e dimenticato, ma certe cose non si dimenticano, scavano semplicemente una grotta più profonda dentro di noi.

Superata la violenza, Lunar si fa una nuova vita, ha Sinbad a farle compagnia e Odilon, un bambino divenuto suo amico che abita in un orfanotrofio. [spoiler title=’Spoiler di trama’ style=’default’ collapse_link=’true’]Sarà proprio lui a essere rapito, da un orco per giunta, e Lunar, pur non sapendo il perché, si metterà in viaggio per ritrovarlo. Qui, il lettore rispetto a lei è avvantaggiato: inizia a capire il motivo per cui Odilon è stato rapito quasi da subito e la grande empatia che si ha con Lunar lo spinge a trovare un modo per comunicare ciò che sa a Lunar stessa.[/spoiler] Sarà proprio Odilon a essere una colonna portante del romanzo.

In conclusione, sono felice di aver letto questo libro e lo consiglio a tutti gli amanti del fantasy e anche a chi il fantasy non lo ama proprio tanto, perché con questa storia potrebbe cambiare idea!

 

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