‘Santiago 617 km. Diario di un viaggio’ di Valentina Cottini – Recensione

Avete mai creduto in qualcosa così tanto da desiderare ardentemente di partire, lasciando ogni cosa indietro, e raggiungerlo? Così, su due piedi, con un bastone come amico e ad accompagnarvi l’animo di avventura che vi caratterizza?

Questi sentimenti stanno alla base del romanzo di cui andrò a parlarvi oggi, un diario di un viaggio che la stessa protagonista ha vissuto sulla propria pelle, per scelta e per dedizione verso il suo cuore e quello dei viandanti incontrati sulla sua strada verso Santiago de Campostela, al km 617!

 

 

 

Caratteristiche del romanzo.


Titolo: ‘Santiago 617 km. Diario di un viaggio’

Autore: Valentina Cottini

Genere: romanzo di formazione

Caratteristiche: cartaceo – 140 pp.

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Trama: È la metà di aprile quando Valentina e Simone decidono di intraprendere il Cammino di Santiago. Dopo qualche mese di allenamento, ognuno con una motivazione diversa in tasca e uno zaino enorme sulle spalle, finalmente partono. Il caldo torrido dell’estate spagnola, la fatica del muoversi a piedi e la difficoltà dei due fratelli a confidarsi per imparare a starsi vicino nei momenti peggiori, metteranno a dura prova il loro viaggio. Dopo aver sperimentato più volte la tentazione di mollare tutto, scopriranno una nuova sintonia e impareranno a camminare insieme. E una volta raggiunta la meta, si renderanno conto di aver trovato lungo la strada molto più di quanto avrebbero potuto immaginare.

 

 

Recensione Tanosa.

Come qualcuno di voi già sa nel mese di aprile ho conseguito un tirocinio universitario presso la Ventura Edizioni di Senigallia e questo mi ha permesso di leggere in anteprima diversi testi che sono stati poi pubblicati postumi. Man mano che arriveranno i mercoledì e con loro le mie recensioni vi parlerò di questi romanzi 😊.

Ho deciso di iniziare con ‘Santiago 617 km. Diario di un viaggio‘ di Valentina Cottini.

 

📕 Entriamo insieme nella trama.

Proprio come leggiamo dal titolo questo romanzo si presenta come un diario, un flusso di coscienza che l’autrice ci snocciola mentre sta percorrendo i 617 km che la condurranno a Santiago. Infatti, non si deve dimenticare, che la storia viene fuori dai vari appunti, pezzi di un puzzle, che lei ha raccolto durante le fatiche del sua viaggio. Fatiche che, come dirà lei stessa, non sono solo del camminare e del non vedere una meta ma anche del cuore: il ritrovarsi soli, su un cammino così lungo, con l’anima pesante e poi riscoprire, quasi all’improvviso, i valori per cui si era partiti può solo illuminare di un sorriso radioso ogni viso.

Valentina vuole fare un viaggio, ma non uno qualsiasi, vuole compiere un’impresa. Lo vuole fare non per gli altri, ma per se stessa, ha bisogno di tempo per pensare e per capire chi è e vuole diventare. Parte insieme al fratello – Simone – e tramite il romanzo ci permetterà di accompagnarla passo dopo passo. Niente sarà risparmiato a noi lettori: insieme a loro vivremo gioie, dubbi, incontri belli e ansiosi, calli ai piedi, solitudine, la paura di essere soli e dormire all’aperto, la delusione di non raggiungere la meta prefissata per quel giorno o le malinconia di arrendersi e prendere un autobus per l’ultimo tratto…

 

📕 Descrizioni e Personaggi. 

Nel romanzo le descrizioni che contano davvero sono quelle delle sensazioni, delle emozioni, degli incontri, insomma quelle del cuore. Nonostante abbia terminato questa lettura più o meno due mesi fa, molte descrizioni di momenti di gioia e non mi sono rimaste dentro. Come quando Valentina e Simone si sono seduti intorno al tavolo con altri viandanti – mi sembra vi fossero anche altri italiani – e insieme si sono messi a cantare, raccontare la loro storia e sono venute fuori le confidenze più disparate. Oppure quando si prestavano le creme per i calli ai piedi o cercavano di consolarsi che anche se quel giorno non avevano raggiunto la meta prestabilita non significava che avrebbero mollato, ma solo che avevano necessitato di un aiuto in più.

Credo che in ‘Santiago 617 km’ non ci siano dei veri e proprio personaggi oppure sono troppi per essere annoverati tutti! Valentina scrive, Simone la accompagna, ma ogni altra persona che sta con loro, li supera, si ferma a guardare le stelle, li ospita nelle locande, gli fa da mangiare, persino chi guida gli autobus… Sono tutti protagonisti del pellegrinaggio di Santiago!

 

📕 Conclusioni. 

Non ho parlato qui sopra della parte religiosa del romanzo. Ovviamente essendo un pellegrinaggio questo sarà sentito soprattutto dal punto di vista della vicinanza alla religione, non penso di dovermi dilungarmi su questo punto, sarà chiaro a tutti leggendo già solo il titolo.

Quello che, dicevo, mi è rimasto dentro è l’umanità e la scioltezza delle persone che, nonostante non si fossero mai viste, in un contesto simile hanno tirato fuori le loro parti più belle, anche quelle più nascoste.

Leggere ‘Santiago 617 km’ ti lascia con una leggerezza infinita, quando l’ho concluso ero – come dire – più tranquilla e leggera. I pensieri di Valentina mi hanno accompagnato e fatto riflettere su un tema su cui non mi ero mai fermata a pensare davvero.

Un diario del suo viaggio ma anche un viaggio dentro noi stessi… Non una guida… Ma una strada da percorrere insieme…

 

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