‘Life inside Hurricanes’ di Ilenia Leonardini

Titolo: Life inside Hurricanes

Autore: Ilenia Leonardini

Genere: thriller dark-ghotic

Caratteristiche: circa 322 pp. –  cartaceo

Trama:  IRDA EDIZIONI Siamo giunti all’epilogo della saga dedicata ai gemelli Andeas e Hagen Hauser della bravissima Ilenia Leonardini. Posso ben affermare che qui ci troviamo davanti ad una grande promessa della letteratura new gotic dark, poiche, senza alcuna riserva, posso dire che la trilogia della scrittrice Ligure e forse la piu bella del genere che abbia mai letto. Ilenia non si risparmia nella scrittura, rimane coerente e incisiva in tutti e tre i tomi. Il linguaggio fresco e intenso trasporta il lettore. Mai la sua scrittura risulta noiosa o appesantita ma, al contrario, riesce a tenere alta la tensione fino all’ultimo rigo. Cio conferma maggiormente il grande talento di Ilenia. La trama e sempre ricca di spunti preziosi e di logiche a volte superbe. I personaggi sono curati minuziosamente in ogni particolare. Qualsiasi figura entri in scena non e mai banale e scontata ma, al contrario, risulta essere un personaggio di grande importanza ai fini della storia…

Recensione della Tana:

Con Ilenia ho potuto scoprire una trilogia dark-ghotic dai risvolti inaspettati e incerti. Anche ora che ho letto l’epilogo della sua storia, sono convinta che se la storia fosse stata curata di più dal punto di vista dell’editing e dell’organizzazione della trama stessa, avrebbe potuto rendere di più. Ho notato che nel web che la trilogia ha avuto diverse recensioni e quasi tutte sono positive. Questo significa che come storia di base funziona, ma che, almeno secondo il mio modesto parere, se curata di più avrebbe potuto stra-funzionare.

Dico questo non perché sono impazzita o qualcosa di peggio, ma perché molte cose da me segnalate nella prima recensione e nella seconda sono rimaste. Parlo di refusi e di errori anche abbastanza gravi. Ho notato, pertanto, un miglioramento in alcuni casi, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi e nella descrizione delle ambientazioni.

In questo volume, “Life inside Hurricanes“, ciò che mi ha fatto rallentare la lettura più di tutto è stato il trovare delle parole scritte tra virgolette quando le virgolette non c’entravano nulla. Le virgolette nel testo venivano usate come se la parola che contenessero dovesse avere un significato diverso da quello che in realtà aveva nella frase. In realtà la parola aveva lo stesso significato con o senza virgolette. Perciò mi sono chiesta come mai l’utilizzo di queste. Per far capire al lettore di cosa parlo, traggo un esempio dal test stesso.

“[…] Agitato, per chissà quali ragioni, Klaus non ce la fa più, è pervaso dal ricordo terribile della sparatoria da Mc Rad e decide di “liberarsene.”

 

Come si vede da qui sopra la parola liberarsene è tra virgolette, ma non si usa poi la parola in un modo diverso da quello per cui è stato scritto. E’ logico che Klaus non prenderà il ricordo e lo getterà nel cestino, in quanto ricordo è incorporeo, dunque a mio avviso le virgolette hanno solo la sfortuna di rallentare la scorrevolezza di lettura.

Passando ora a parlare dei personaggi, come scrivevo poc’anzi, trovo che nonostante siano davvero tanti i nomi da dover tenere a mente, ognuno di essi ha una caratterizzazione e professione ben precisa. L’autrice riesce a non far mai confondere il lettore e a tener ben chiara le differenza tra bene e male.

Perché anche in “Life inside hurricanes” alla fine ciò di cui si narra è una guerra tra bene e male. Forse non una guerra in grande scala, intendo che non si parla di potenza contro potenza, ma una guerra di uomini normali, che si riduce a scontri familiari.

Come negli altri libri, inoltre, vorrei parlare della divisione del romanzo con i luoghi e i giorni in cui poi si svolgeranno i fatti narrati. Ecco, questo per una storia in cui sono presentati parecchi personaggi, luoghi e spostamenti, credo sia una mossa vincente. Un’altra cosa che approvo è la scelta dell’autrice di scrivere delle schede dei personaggi e impilarle alla fine del romanzo.

Concludo, consigliando il libro a chi ama il gotico, le atmosfere gotiche, sia quelle reali che quelle dell’anima, e riesce a non fermarsi a ogni minima sfumatura del testo.

 

-Hanna M.

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