‘L’età di Francesco. Gli albori della modernità’ di Umberto Grieco – recensione

Buondì libromani tanosi,
come state?
Io molto bene e sono molto felice di potervi comunicare il mio ritorno nei 2Mila Segnalibri dell’Argolibro: un’emozione fantastica!

In quanti di voi avranno studiato  a scuola o a catechismo la figura di San Francecsco? Quei secoli bui, gli anni del Medioevo, da molti denigrati ma la culla della nostra civiltà nel pensiero di molti studiosi.

Ho da presentarvi un libro, una ricerca, curata da Umberto Grieco.

Titolo: ‘L’età di Francesco. Gli albori di una civiltà’
Autore: Umberto Grieco
Casa editrice: l’Argolibro
Formato: cartaceo
Pagine: 206

Recensione tanosa

Un libro è una potenza della nostra cultura, su questo siamo tutti – più o meno d’accordo – ma cosa succede quando la storia incontra le pagine di un libro? Nascono delle piccole perle che non hanno nulla da invidiare ai grandi tomi universitari. ‘L’età di Francesco’, grande lavoro di Umberto Grieco, è esattamente questo: un quadro preciso e dettagliato del Medioevo, scritto per non farci mai dimenticare di come quei secoli bui, da molti denigrati, sono stati in realtà la culla della civiltà italiana ed europea.

Il libro si presenta curato nella sua particolarità a partire dalla copertina, dove osserviamo Papa Gregorio Magno che detta i suoi canti a un monaco, alla suddivisione dei capitoli interni. Il progetto si staglia davanti al lettore partendo dall’importanza del Medioevo con un excursus della situazione economico-sociale e delle invasioni più importanti del periodo storico. Mai dobbiamo dimenticarci di come sia la storia a dettare ciò che siamo oggi; il presente un susseguirsi delle orme del nostro passato.

C’è una figura che permane con la sua presenza in tutto il tomo, una sorta di punto di arrivo dell’intera pubblicazione. Sto parlando di San Francesco il cui spirito francescano ha una valenza essenziale come spirito dell’italianità, nella Chiesa, nella società civile e, persino, all’interno di politica ed economia. Gli ultimi capitoli sono dedicati, dunque, a San Francesco e formano la chiusura perfetta di tale opera volta a ricordarci che ciò che è stato siamo noi.

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