‘Le note del destino’ di Evelyn Storm

Titolo: Le note del destino

Autrice: Evelyn Storm

Genere: romantico

Caratteristiche: 197 pag. – formato digitale

Trama: Kyra e Tomas sono due ragazzi; rincorrono con successo il sogno di ballare e cantare. Si piacciono, si amano, vivono addirittura insieme! Cosa potrebbe frenare il loro idillio d’amore? Un piccolo particolare: sono fratellastri.  Fra mille contrasti da parte della famiglia e degli amici, nonostante le rivalità, riusciranno a godersi la loro relazione?
Scopritelo nella versione aggiornata e completa de “Le note del destino”, innamoratevi insieme a loro.

Recensione dellaTana:

Le note del destino è un romanzo di Evelyn Storm che ho avuto il piacere di leggere in formato e-book. Ringrazio ancora l’autrice per avermelo passato, è stata una lettura davvero piacevole kiss

In questo inizio di recensione, vorrei subito parlare di come abbia trovato il romanzo sia scorrevole che ben scritto dal punto di vista delle tematiche trattate. Queste molto delicate in alcune punti – come la crescita dei due personaggi e la scoperta di un amore da molti proibito e per questo reso ancora più difficile – sono affrontate in modo maturo e consono allo stile dell’autrice, di cui ho letto anche il precedente romanzo La voce del sentimento, che consiglio con gioia.
Nonostante le molte note di originalità del testo non sono riuscita a non farmi venire in mente in alcune parti i protagonisti del telefilm ‘I Cesaroni’. Non potete negare che alcune cose descritte nel libro, proprio a partire dall’amore visto all’inizio come tabù dalla stessa famiglia dei due fratelli acquisiti (e senza legami di sangue diretti) siano di rimando alla storia di amore tra Marco e Eva, anche se nel romanzo come è giusto che sia non ci sono riferimenti al telefilm o personaggi presi in prestito. Il collegamento è qualcosa che mi sono sentita di nominare perché, secondo la mia opinione, a chi è piaciuto il telefilm, soprattutto quell’aspetto dell’amore difficile da vivere, amerà questo romanzo di Evelyn Storm!

Oltre a questo, il romanzo è diretto a chi ha una grande passione, una di quelle che si cerca di portare a termine ad ogni costo. In questo caso sono danza e ballo, ma credo che quando Evelyn mi ha parlato delle grandi passioni che muovono coloro che davvero ci credono, il suo invito fosse aperto ad ogni sogno dei suoi lettori. Un’altra mia considerazione personale sui personaggi è che nella descrizione non sembrano avere l’età che l’autrice dà loro. Mi spiegherò ora meglio prendendo Thomas come esempio. Di lui, Evelyn, afferma essere diciasettenne e lo fa tramite delle informazioni come la scuola, la sua preparazione alla maturità, ma nel modo in cui si comporta, quel suo modo di pensare, me lo fa idealizzare in qualcuno di più grande. Come detto sopra questa è una nota soggettiva. Solo che a diciassette/diciotto anni i ragazzi non sembrano, per lo meno quelli che vedo io, mai così sicuri e presi dalle proprie decisioni. E’ anche vero che che fare di tutta l’erba che si ha un solo fascio è sbagliatissimo… perciò qui magari sbaglio io.

Continuando a parlare dei personaggi sono rimasta esterrefatta (non ho ancora capito se in senso buono xD) al mio incontro con i nomi Yoshie e Riku. Ammetto che all’inizio non avevo ben capito che fossero giapponesi, di conseguenza non capivo come nomi del genere potessero c’entrare senza la possibilità di una spiegazione insieme a tutti quei nomi italiani. Poi ho collegato, se Yoshie è giapponese e Riku è sua sorella, logico che lo è pure lei!
A volte quando Thomas e Kyra (i due protagonisti) si ritrovavano riuniti con gli amici di entrambi ho trovato difficile riuscire a seguire tutte le dinamiche e le varie conversazioni perché entravano in gioco davvero molti personaggi diversi tra loro e importanti quasi allo stesso modo per la comprensione totale delle vicende. A proposito di Thomas e Kyra, complimenti per la divisione in pov e per la scelta di comunicare al lettore ogni qualvolta si entrasse nella logica, nel punto di vista di uno dei due. La cosa che non mi è chiara, e forse Evelyn in un commento qui sotto potrà spiegare, è la decisione di riscrivere il nome dello stesso narratore anche due o tre volte di seguito. Difatti mi sarei aspettata di vedere il cambiamento di nome solo quando si cambiava il punto di vista e non anche quando narrava la stessa persona ma con scarto di tempo. Anche perché – l’autrice mi correggerà se sbaglio – in altri casi ha scritto in corsivo che so ‘di sera’ – ‘più tardi’ – ‘un’ora precisa’per indicare appunto lo scarto di tempo tra un momento e l’altro delle confidenze dei due protagonisti. Perciò il vedere in grande il nome di Thomas o Kyra, anche quando continuavano poi a parlare loro, mi ha fatto confusione…

Tornando a parlare della scorrevolezza del romanzo, come detto in principio, vorrei sottolineare il fatto che a parte queste accortezze di stile per cui ho dovuto frenare alcune volte la lettura, ho trovato delle sviste di battitura che vorrei qui segnalare non per infierire sull’autrice ma semplicemente perché credo che questo sia uno dei mie compiti di recensore. Se Evelyn vuole trasformare il suo e-book in un cartaceo, è giusto che le dica queste cose, naturalmente con tanto affetto e gli auguri migliori che le possa farle per le sue pubblicazioni.
Proprio all’inizio del romanzo, dove è Kyra che inizia parlare alla riga sei ho trovato un ‘… vuoto che…’  tutto attaccato ed essendo all’inizio della storia si nota molto e sempre in questa prima pagina ho scorto un ‘troviato’ al posto del corretto ‘trovato’. L’ultima cosa che ho da segnalarti è un ‘… se continua…’ scritto attaccato all’inizio della pagina ottantacinque (del mio ebook reader).

Sono tutti accorgimenti che possono sfuggire, per questo cerco sempre di far leggere ciò che è mio e che poi pubblico a delle persone che poi mi dicono quello che noto. Ripeto: sono delle sottigliezze. La maggior parte dei lettori non le avrà nemmeno notate e non le segnalo all’autrice per essere pignola ma nella speranza di esserle utile con la mia recensione. Detto questo credo di aver detto tutto ciò che avevo in mente e che mi ero appuntata per il mio parlare di questo romanzo.

Le note del destino in poche parole: è stata una lettura piacevole e sono convinta che a chi è amante delle storie d’amore – non vi dico se il lieto fine è presente o no – questa storia prenderà davvero molto! laughing

 

-Hanna M.

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