‘L’altra metà delle Fiabe’ a cura di A. Castello – recensione

In questi ultimi due mesi ho letti alcuni libri per cui non trovavo mai il tempo di scrivere la recensione, ma oggi mi sono fermata, mi sono detta: ‘Ora è giunto il momento!’ E ho deciso di partire con ‘L’altra metà delle fiabe’ che è stato curato da ABEeditore.

 

Titolo: ‘L’altra metà delle fiabe’
Autore: A. Castello
Editore: ABEeditore
Formati: cartaceo
Pagine: 120

Quali sono le origini delle fiabe che abbiamo ascoltato da bambini mentre, sognando ad occhi aperti, fantasticavamo di principi, scarpette di cristallo e gatti parlanti dai poteri magici? In quest’opera si mettono a confronto tre fiabe di Perrault (“Cenerentola”, “La bella addormentata nel bosco” e “Il gatto con gli stivali”) con le loro controparti italiane, quelle di Gianbattista Basile, tratte da “Lo cunto de li cunti”. Per scoprire che anche le fiabe in realtà nascondono il loro “lato oscuro”…

 

Recensione tanosa

 

‘L’altra metà delle fiabe’ è un piccolo libricino di 120 pagine che al suo interno racchiude un intero mondo fatto di tradizioni, di storie tramandate di generazione in generazione e la curiosità che il passato suscita in molti di noi. 
Tutto il progetto di ABEditore – vi consiglio di visitare il loro sito  – è curato e interessante, dalle pagine, alla stesura del testo, dalle fiabe scelte per essere inserite alla cura delle illustrazioni che fanno da accompagnatrici. Al suo interno troviamo ‘Cenerentola’, ‘La bella addormentata nel bosco’ e ‘Il gatto con gli stivali’, tra delle perle più preziose della nostra tradizione. Credo che tutti, prima o poi, si siano trovati, o si ritroveranno, a raccontarle a qualcuno. 

Ero già a conoscenza, grazie alla mia sete di sapere e a un esame universitario, che le fiabe che conosciamo noi hanno avuto delle trasformazioni, le originali sono molto spesso lontane dalla fantasia da cui presero vita anni or sono. Un consiglio che posso darvi, d’accordo con le parole della prefazione de ‘L’altra metà delle fiabe’, è di dare una possibilità a ‘Lo cunto de li cunti’ di Gianbattista Basile, una raccolta in cui l’originale è rimasto tale. Scoprirete come le fiabe erano raccontate, anche ai più piccoli, senza modifiche, distorsioni o i segni del tempo.

Questo non è il primo libro letto di ABEditore, non sarà di certo nemmeno l’ultimo, mi affascinano la cura, gli argomenti trattati e, nello specifico di questa opera, l’avere a confronto sia la versione originale che quella, diciamo, cambiata. Sicuramente esistono tantissime altre versione di queste fiabe trattate, ma il vederne almeno un paio scritte, nero su bianco, uno accanto all’altra, fa capire come l’altra metà delle fiabe possa essere diversa, strana forse, ma sicuramente uno sprazzo del passato interessante e pronto a essere rivissuto da chi lo sta leggendo.

 

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