Jessica Marchionne e il suo romanzo al #salto2021

Ciao libromani tanosi,
siamo ormai vicinissimi al Salone Internazionale del Libro di Torino, mi sentite urlare? Nonostante domani abbia un esame, la mia mente continua a portarmi al Salone, sarà mica una stregoneria?

Quindi ho deciso di presentarvi alcuni autori e case editrici che so che ci saranno per certo, così da indicarmi il loro stand e gli orari in cui trovarli.

Iniziamo con Jessica Marchionne!

 

Il suo romanzo

 

 

TITOLO: ‘Le campane di San Pietroburgo’

AUTORE: Jessica Marchionne

EDITORE: Words Edizioni

GENERE: Fantasy storico

FORMATO: Ebook (2,99) – Cartaceo (12,90)

 

RELEASE DATE: 18.01.2021

 DISPONIBILE SU AMAZON

E IN TUTTE LE LIBRERIE

 

 

Un intreccio sorprendente di storia e fantasia

sullo sfondo della Russia di Lenin, Stalin e della fierezza imperiale dei Romanov.

 

Il libro è uno, le storie sono due.

Diviso in due parti, entrambe raccontate dai due protagonisti assoluti, Viktor e Gavril, Le campane di San Pietroburgo è un romanzo breve che mescola alla perfezione storia e fantasia. Ma altro grande protagonista del romanzo è il tempo, che promette e non dà, poi restituisce, infine si piega magicamente all’amore e all’affetto, concedendo quell’attimo, solo uno, fugace, di serenità. L’intreccio ben studiato da parte dell’autrice concede al lettore la possibilità di affacciarsi su uno scorcio veritiero di storia, quella che tutti conosciamo e abbiamo studiato più o meno bene sui banchi di scuola, sviluppando tuttavia un what if interessantissimo con l’entrata in scena di Anastasia Romanov. E a condire il tutto, quella spruzzata di magia in cui Viktor smette di credere ad un certo punto, mentre Gavril ci si affida per andare avanti.

Due personaggi, Viktor e Gavril, segnati dalla solitudine non per scelta. Il primo abbandonato dalla famiglia e da un padre crudele; il secondo vittima della ferocia di Lenin. Insieme riusciranno a coesistere, dandosi in un certo modo affetto a vicenda, sopperendo l’uno alle mancanze nella vita dell’altro. Viktor è il figlio che Gavril ha perso, Gavril il padre che il ragazzo non ha mai avuto. Da quel micro mondo composto da due persone appena, tuttavia, il destino della Russia sarà sconvolto, ribaltato, nuovamente segnato dal sangue. Viktor e Gavril sono due personaggi complementari: da un lato troviamo un ragazzino che ha perso fiducia nella vita, abbandonato da chi avrebbe dovuto amarlo, venduto a un uomo che non conosce e desideroso di fare qualcosa di quella vita che non ha scelto, ma forse troppo poco incline a credere che sia davvero possibile; dall’altro abbiamo un uomo che la vita ha portato sull’orlo della follia, ma che non ha mai abbandonato la propria integrità morale, i propri ideali e soprattutto non ha mai smesso di credere nelle possibilità della vita.

Si parte dalla Russia, ma si finisce in Messico.

Ma ogni tassello trova la sua delicata posizione in questo fantasy, storicamente ricco di dettagli: ogni cosa ha il suo posto nella storia, ogni avvenimento è studiato e incastrato nella narrazione per contribuire allo scorrere fluido della trama. Esattamente come lo scorrere del tempo scandito dalle lancette di un orologio.

 

TRAMA

Viktor è solo un bambino quando riceve in dono dal fratello Ivan un diario, a suo dire, capace di realizzare tutto quello che vi viene scritto: è così che esprime il desiderio di diventare Zar. Ma la sua vita, nel pieno della prima grande guerra, è destinata a essere stravolta: viene venduto dal padre a uno strano uomo di nome Gavril, segnato dalla perdita di moglie e figli. Di loro gli resta solo un orologio fermo, che all’improvviso riprende a ticchettare con l’arrivo di Viktor. Quando Palazzo d’Inverno viene attaccato, però, tutto sembra perduto ancora una volta. Anni dopo, Viktor incontrerà Anastasia Romanov, e insieme a lei, dopo essere diventato Zar, riconquisterà la città fino all’avvento di Stalin. Ma ecco che, quando le campane di San Pietroburgo risuoneranno, il diario rivelerà ancora una volta la sua magia. E cosa ne sarà di Gavril, legato a quell’orologio che segna il tempo in bilico tra la vita e la morte?

 

 

L’AUTRICE

Jessica Marchionne è nata a Sezze nel 1991. È laureata in ‘Editoria e scrittura’ e ha continuato a frequentare corsi e tirocini anche dopo gli studi nella speranza di trasformare la sua passione in lavoro. Legge da sempre qualsiasi genere anche se predilige il fantasy e lo storico. Ha un blog ‘Luce sui libri’ dove recensisce libri di autori emergenti e dispensa ogni tanto qualche consiglio. Ama i videogiochi, gli animali e pensa che l’autunno sia la stagione che meglio le si addice.

Le campane di San Pietroburgo edito da Words Edizioni è il suo romanzo d’esordio.

 

 

Come si può leggere nell’immagine qui sopra, chiunque voglia incontrare Jessica, potrò farlo il 15 di ottobre, cioè venerdì, allo Stand della casa editrice:

 

Words Edizioni

Stand n 113 – padiglione 3

 

 

E ora vi lascio ad uno degli estratti del romanzo:

 

L’orologio da poco comprato al figlio era quasi distrutto nel suo palmo: il disegno della rosa
incrinato, la gabbia dorata mancante di pezzi, non si sentiva nessun ticchettio, era rotto in maniera irreparabile.
«Aprilo, coraggio» lo invitò Maksim con una voce fintamente squisita. Come se stesse cercando di invogliare un bambino demotivato.
Le sue dita tremarono troppo e non riuscì a schiuderlo al primo tentativo. Non era solo per la lana del guanto che scivolava sopra il piccolo oggetto mezzo distrutto, non riusciva davvero a controllare quel tremolio spastico.
Quando riuscì ad aprirlo, guardò il vetro completamente scheggiato, lì dove le lancette si erano fermate alle 12:30 esatte.

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