Intervista all’autore Francesco Camilletti

Con questa intervista mi riservo, miei cari booklovers, di dirvi una cosa che mi ha emozionato parecchio e che spero faccia sentire gasati pure voi. Di cosa sto mai parlando? O blaterando?

Questa a Francesco Camilletti è stata la mia prima intervista a tu per tu con l’autore. Avete capito bene, sono riuscita ad incontrarlo e a registrare (superando o cercando di non pensare a quanto la mia voce registrata non mi piaccia) domande e risposte. Era come se, per un attimo, mi fossi calata nei panni di una vera giornalista e la cosa mi è piaciuta parecchio. Sapete questo cosa significa?

Cercherò sicuramente di organizzarmi per riuscre a fare altre interviste a tu per tu, che ne dite?

Questo perché è stato un incontro molto produttivo: conoscere meglio un autore è come avere la chiave segreta per poter entrare nel suo magico regno. E anche l’intervista che poi viene fuori a quel qualcosa in più, dettato da quelle emozioni che possono dare il sentire una voce o dell’essere seduti accanto. E, perchè no?, anche del treno che continuava a passare…

 

 

Ed eccomi qui, senza ulteriori indugi, a prensetarvi Francesco Camilletti, autore de ‘Chloe – La liberazione del male’.

 

  1. Frenz – all’anagrafe Francesco Camilletti – come ti sei avvicinato alla scrittura? E’ stato un amore a prima vista o un attento studiarsi reciproco dalle parti opposte di uno stesso ring?

Ho cominciato a scrivere in quinta elementare quando una nuova maestra di italiano ha iniziato ad assegnarci temi in cui si dovevano scrivere delle storielle. Mi sono, così, reso conto che lei apprezzava ciò che veniva fuori dalla mia mente malata. Ho continuato a coltivare questa passione anche alle medie, periodo in cui scrissi una storia in cui io e alcuni miei amici eravamo in fuga dallo stato fascista durante la seconda guerra mondiale.

Questi i miei primi passi.

 

  1. Scrivere per se stessi o per gli altri.

    Credo che ci sia un momento in ogni scrittore in cui ci si sente pronti per fare il grande balzo in avanti: scrivere, per l’appunto, per gli altri e non solo per se stessi. Così si pubblica in piattaforme online (es. efp – dove poi ci siamo conosciuti) o in self (tua esperienza di cui parleremo più sotto), ma dimmi, quando ti sei accorto di essere pronto alla pubblicazione?

 

Pronto pronto alla pubblicazione non penso di essere mai stato, è qualcosa di più complicato di una semplice sensazione. Ho deciso però di buttarmi e di provarci, un po’ alla ‘o la va o la spacca’.

Alla pubblicazione online, invece, nello specifico nella piattaforma di efp, mi sono avvicinato grazie a una fan fiction scritta sulla storia originale ‘The Ring’, di cui ho avuto il piacere di conoscere persino l’autrice. Ed è grazie a lei se già da due anni sono attivo in efp e pubblico lì alcune delle mie storie.

 

  1. Se dovessi in poche parole descrivere la tua esperienza di scrittore: che cosa ispira le tue storie, dove prendi i tuoi personaggi, come hai aguzzato il tuo stile… E potessi farlo in modo molto libero, come risponderesti?

 

Lo stile si aguzza man mano che si va avanti nello scrivere. È come se si accostasse una lama di un coltello a una lima, solo dopo tempo e molta accuratezza la lama diverrebbe affilata come serve per colpire al meglio.

Seguendo questo ragionamento, ricordo che la prima fan fiction che ho scritto come long in efp è stata sull’opera originale di ‘The Ring’ (‘Il richiamo di Samara’), tuttora presente nella piattaforma. Colgo l’occasione per invitare nel leggerla a chi è fan della saga e non è troppo impressionabile.

Per quanto riguarda l’ispirazione, un autore di cui tengo sempre conto è Stephen King e come lui amo ambientare le mie storie sempre in uno o più Stati che vedrete molto spesso nelle mie storie: Washington o Oregon. Così da dare una specie di impronta a ciò che si legge di mio.

Per quanto riguarda i miei personaggi, bè, cerco sempre di prendere un pezzo di me e metterlo in loro.

 

 

  1. E ora veniamo alla tua prima pubblicazione in self. La storia a cui mi riferisco è ‘Chloe – La liberazione del male’, che io stessa ho avuto il piacere di leggere nella piattaforma online efp.com e poi di vedere pubblicata nella piattaforma Lulu.com.‘Chloe’ è di una storia horror e noi lettori vorremmo sapere che cosa ti ha spinto a immergerti in questo genere e quale stile hai scelto di adottare per rendere la storia più viva e reale (poi con la pubblicazione) rispetto alle tue altre storie?Come hai fatto a capire che la storia era matura per la pubblicazione?

Chloe è una storia strettamente personale, una parte di me sia da punto di vista figurale che, forse, un po’ più tangibile. È nata da una frustrazione personale e sentivo la necessità di sfogarmi, di buttar ogni cosa su carta per sfogare la mia rabbia e ciò che pensavo e penso.

È la mia prima vera storia originale.

 

  1. In ‘Chloe’ troviamo la giornalista Daveigh Carroll e la sua collega fotoreporter Ellen Clark alle prese con il soprannaturale. Nel corso della storia altri personaggi si uniranno alla loro caccia alla scoperta di che cosa sta da tempo avvenendo nella cittadina di Farmington e, una volta scoperta la fonte del male, non ci sarà più tregua per nessuno di loro. Come autore, non ti sei mai sentito in colpa verso i tuoi personaggi?

 

Ovviamente mi sono sentito in colpa verso i miei personaggi, ma dirò di più: non solo in questa storia ma in tutto ciò che scrivo, quando qualcuno di questi muore (vedi ‘il ritorno di Samara’ sopra) un po’ in colpa mi sento.

Addirittura nei piani iniziali di Chloe, Ellen doveva morire lasciando completamente isolata la povera Daveigh. La quale doveva sentirsi terribilmente in colpa verso l’amica e agire così di conseguenza. Poi, come capita anche ad altri, i piani iniziali sono cambiati e troveremo Ellen anche nel seguito di questa mia prima storia originale.

 

  1. Quando hai iniziato Chloe, parlo del primo volume, sapevi già che nel progetto sarebbe uscito anche un volume 2? E che avresti pubblicato anche questo, continuando così la storia della giornalista di Spokane?

 

Sì, sapevo che almeno tre episodi sarebbero usciti. In realtà, vi dirò di più, i romanzi in principio erano cinque, ma poi ho deciso di ridurre la trama a una trilogia.

 

  1. Ambientazione. I luoghi da te citati nella storia, volume 1 e 2 compresi, sono località davvero visitabili, quindi che esistono, o sono inventati?

 

Alcuni posti sono reali, mentre altri no. Parlando di Farmington, città presente in Chloe, è reale e potete anche voi trovarla facilmente tramite internet. Ma le ambientazioni sono tutte inventate e farina del mio sacco, perciò cercate Farmington o Spokane, ma non troverete esattamente le cose come descritte da me.

 

  1. Quali altri progetti hai in mente per noi lettori?

 

Assolutamente finire la long ‘La rosa insanguinata’ nella piattaformonline efp.com.

E, approfitto del Blog per fare un annuncio importante: non scriverò più al momento storie originali, pur rimanendo su efp, così da concentrare le idee originali per me e per i nuovi romanzi.

 

  1. Convinci i lettori che ti stanno leggendo a credere in te e a comprare/leggere i tuoi romanzi!

 

È una bella sfida! Ma, affinando le mie armi, se non prendete il mio romanzo vi aizzerò contro Chloe e, fidatevi, non è auspicabile!

(Qui l’autore si  è segnato la mia posizione google per mandarmi quel demonietto di Chloe e per scoprire voi dove abitiate T.T)

 


 

L’intervista qui finisce, cosa ne pensate di Francesco Camilletti e delle sue storie? In quanti di voi hanno cliccato, senza riuscire a resistere, nei link del suo account in efp?

[Cliccate sulla coperina per essere rimandati alla pagina-acquisto]

 

Vi saluto lascinadovi la trama del romanzo ‘Chloe – La liberazione del male‘.

E voi, mi raccomando, tornate presto a trovarmi e commentate!

 

 

Trama:

Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni ’80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?

 

A presto!

 

 

 

 

 

 

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