Intervista a un gabbiano – Gabby16bit

Buondì libromani tanosi,
come vi accennavo la settimana scorsa, nell’articolo di recensione a ‘Game over’ di Gabby16bit, oggi vi presenterò Gabriel attraverso un’intervista in cui scopriremo come ha pubblicato, da dove è nata l’idea del libro e molto altro… 

 

L’intervista

1.Ciao Gabriel – anzi Gabby16bit – spero tu possa trovarti bene nella mia Tana, un posticino creato appositamente per parlare di libri, racconti e dei loro autori. Mettiti pure comodo e dimmi: com’è stato immergersi nel mondo della scrittura con Game over’ e lasciare ogni volta che scrivevi l’universo dei videogames? Scrivere ti viene spontaneo come creare video?

Devo ringraziare tutto lo staff di Mondadori per la collaborazione, altrimenti non sarei mai riuscito pubblicare Game over e  il suo sequel Play again. Io sono principalmente uno youtuber, mi piace il mio lavoro, avevo delle idee nel cassetto per un libro, questa casa editrice ha permesso  che le idee prendessero forma e divenissero pagine e copertina.

 

2.Con ‘Game over’ sei riuscito a ricreare quello che è il sogno di tantissimi bambini, ragazzi e, persino, adulti: entrare direttamente in quei mondi che ci sono preclusi (per ovvie ragioni), ma che tutti vorrebbero raggiungere.

Come ti è venuta in mente l’idea che sta alla base del libro? Perché hai scelto proprio Minecraft per iniziare la tua avventura?

Volevo scrivere un libro pieno di avventura che catturasse l’interesse del lettore dall’inizio alla fine e così mi sono inventato un hater particolarmente agguerrito che potesse rendermi le cose difficili, ma non nel mondo reale bensì in una dimensione più surreale. Quella ludica dei videogiochi si prestava perfettamente allo scopo. Ho iniziato con Minecraft perché è il gioco in assoluto più amato e conosciuto, perfetto per inventare storie fantastiche.

 

3.Ora ti chiedo una tua opinione strettamente legata al tuo modo di scrivere. Vedi, molti autori che ho già intervistato mi hanno rivelato di come, in alcune scene della storia, avessero in mente delle idee, ma poi nel momento della scrittura le caratteristiche di un personaggio prendessero il sopravvento, facendo sì che la scena finale fosse diversa da come l’avevano immaginata.

È mai successo a te e alla tua squadra? Herobrine, Lello il porcello, Juliet e Clint ti hanno mai spodestato per poter scegliere del loro destino?

 È vero, quando si scrive spesso succede proprio così. Ma quando capita, è un segnale positivo: significa che i personaggi sono “vivi”, parlano, si muovono, si comportano in un modo tutto loro. Certo, a volte esagerano e si mettono nei guai: avete presente quei video di cani e gatti che rimangono incastrati da qualche parte e allora vanno a fare gli occhi dolci al loro “umano” per essere aiutati? Ecco, è un po’ così. I personaggi si mettono nei pasticci, e lo scrittore deve inventarsi qualcosa per tirarli fuori. Non ti nascondo che in certi punti li ho quasi rimproverati ad alta voce: “Ma che cavolo avete combinato?”.

 

4.‘Game over’ è ricco di azione, combattimenti, spostamenti via terra, cielo, forse, persino spazio e tanta, tantissima, fantasia. Sicuramente giocare diverse ore ai videogiochi di cui hai parlato ti ha permesso di descrivere al meglio le armi, le strade, i mezzi… Ma da dove salta fuori il personaggio di Juliet?

Sai la mia curiosità ha acceso il suo radar nel vedere il modo in cui ti tratta: affetto e odio a go go. Non sarà mica un insieme delle tue crush di qualche videogioco che ti è particolarmente entrata dentro? Se sì, ti va di raccontarci la sua storia? Com’è nato il suo personaggio…

Ho cercato di raccontare il personaggio di Juliet sforzandomi di non aderire troppo a dei modelli già esistenti. A volte i personaggi femminili nei videogiochi sono un po’ stereotipati, soprattutto quando il protagonista è maschile. Per fortuna ora le cose stanno cambiando, però! A me intrigava l’idea di un personaggio femminile d’azione, la migliore di tutti quando si tratta di sparare, rubare auto e guidare a velocità folli. Eppure, allo stesso modo, ha un lato più dolce, quando ha la possibilità di tirare il fiato e riposarsi un po’. Io, Lello, Herobrine e Clint tendiamo a essere un po’ più litigiosi e dispettosi tra di noi: per fortuna lei ha la testa sulle spalle e va dritta al sodo!

 

5.Sai, leggendo tutto ‘Game over’ mi sono accorta di un qualcosa di nascosto tra le righe, potremmo dire una morale che sarebbe davvero bello arrivasse a tutti coloro che si immergono nel tuo mondo. Odiare non ha mai portato da nessuna parte, anzi annienta così tanto l’animo di chi lo prova da creargli uno spesso strato di nebbia davanti agli occhi… Tutto ciò che vedono è distorto dalla pioggia dell’invidia e dal non essere più se stessi. Ognuno di noi è unico, irripetibile e non normale in un modo unico: la normalità difatti nemmeno esiste, se uno ci pensa bene!

Ho visto giusto o ho visto troppo in là di quello che era il tuo intento? Se c’è una morale, un qualcosa che volevi comunicare, puoi parlarne qui.

Tutto giusto! Sono contento che il messaggio sia passato. Non c’è niente di male nell’avere dei modelli o nell’essere fan di qualcuno; l’importante è capire che anche i nostri idoli sono persone. E, poi, è altrettanto importante capire che ognuno di noi deve percorrere una strada diversa, seguendo il proprio modo di essere e le proprie passioni. Però è una cosa che richiede tanto impegno e tante energie: invidiare, odiare le persone non è solo dannoso per gli altri, ma anche per se stessi! Meglio concentrarsi sul raggiungimento dei propri obiettivi, che sparlare di quelli altrui!

 

6.Visto il tuo canale, i tuoi progetti, il modo in cui sei riuscito a realizzare ciò che hai scoperto amare e che ti rende felice… Cosa consiglieresti a chi non sa bene quale sia la sua strada e ha paura di brillare con la propria luce?

Gli consiglierei di non aspettare. L’indecisione ci fa perdere tempo e sprecare delle buone occasioni. Sperimentare, in diversi campi se ancora non abbiamo capito quale è la nostra vera passione, finché troviamo quello che veramente ci piace fare e imparare a farlo in modo professionale.  Consiglio anche di  non arrendersi alle prime delusioni e sconfitte, di andare avanti con coraggio fino a raggiungere il proprio obiettivo.

 

7.Dopo Game over’ hai scritto ‘Play again’ e adesso? Cosa dobbiamo aspettarci da Gabriel-autore? Quali sono le presentazioni o gli eventi in cui possiamo venire a trovarti e quali i modi in cui possiamo sostenerti?

Per ora il mio impegno riguarda il canale e probabilmente anche Twitch Tv,  sarò presente probabilmente ad un evento a Catania in Maggio, ma ancora non conosco le date. Il sostegno me lo state già dando e vi ringrazio tantissimo! Spero di continuare per lungo tempo a portarvi video e contenuti che vi piacciano e vi facciano divertire. Un caro saluto e un abbraccio a tutti!

 

PER SEGUIRE LE SUE MAGNIFICHE AVVENTURE!

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