Intervista a Sofia, personaggio di ‘Soul’s key – il richiamo dell’incubo’ (Sonia Merigo)

Buongiorno libromani tanosi,
per la rubrica #voceaipersonaggi, oggi vi racconterò il mio incontro con Sofia, la migliore amica di Cassandra, protagonista del romanzo ‘Soul’s Key – il richiamo dell’incubo’ di Sonia Merigo. Se volete maggiori informazioni, vi lascio qui la segnalazione che avevo fatto al libro. 

 


Sono rimasta molto sorpresa dal luogo scelto da Sofia per il nostro incontro, è un parco molto bello, dove si respira aria pulita e fresca. Come mio solito, anche in quell’occasione, sono arrivata prima, ma ecco che pochi secondi dopo, l’ho vista apparire dalla strada con il suo passo sicuro e veloce. Appena si è seduta, ci siamo salutate, e l’intervista ha preso il via.

«Ciao Sofia, come stai? Sono davvero contenta di essere riuscita a incontrarti, ci tenevo molto perché credo che tu sia l’unica a poter parlare del romanzo senza fare troppi spoiler, avendo per altro un quadro completo. Iniziamo con una domanda semplice, da quanto sei amica di Cassandra?»

«Ciao Giuly…posso chiamarti così? Io bene grazie e tu?
Sono molto contenta anch’io, anzi a dire la verità era da molto che volevo parlare con te.
Io e Cassandra ci conosciamo dall’asilo. Eravamo nella stessa sezione, ‘la blu’. All’inizio non  ho fatto molto caso a lei, poi continuavo a vederla sempre sulle sue e non mi piaceva, cosi andavo sempre con lei a giocare facendola sorridere. Abbiamo legato fin da subito, come puoi benissimo immaginare.»

«Sì, certo che puoi chiamarmi così!
Inoltre nel romanzo questo affetto che provate l’una per l’altra è palese e, a mio avviso, è bellissimo. Come ti sei sentita quando hai capito che qualcosa in Cassandra non andava? Quali emozioni hai provato? Sarai stata sicuramente molto preoccupata!»

«All’inizio facevo fatica a capire cosa ci fosse sotto. Certo la vedevo strana: i suoi modi di fare, il modo in cui parlava, perfino la sua personalità era cambiata, ma pensavo fosse per la stanchezza. Quando ho iniziato a mettere insieme i fatti, ho capito che c’era qualcosa che non andava.
Ero veramente preoccupata, e lo sono tutt’ora! Anche se adesso so a cosa va incontro. Quando l’ho scoperto ero allibita, quasi mai incavolata… ma io dico perché proprio lei? Però poi ci penso su e mi chiedo… e perché non lei? Quindi ora vivo con una paura costante, ma so che siano tutti nelle sue mani e ne sono felice. Mi fido di lei.»

 

 


Sofia si è seduta di una panchina, invitandomi poi a fare lo stesso. La ringrazia e continuai con l’intervista. 

«Sappiamo che Cassandra è un po’, come dire, con la testa tra le nuvole. Quando ti ha raccontato il suo primo incontro con Gabriele e, emh, diciamo un palo che si è presa in piena fronte, che hai pensato?»

«Non solo un po’… Giuly, dì pure le cose come stanno, non ti preoccupare. Lei è completamente persa tra le nuvole!
Mah dovevi esserci, ho riso per mezz’ora. Non posso immaginare l’imbarazzo che avrà provato… povera. Ma avrei voluto proprio essere lì in quel momento. Stanne certa che le ricorderò quell’imbarazzo a vita!»

Siamo scoppiate a ridere entrambe, povera Cassandra! Che botta deve aver preso!

 

«Sono già uscite altre tappe di questo blog tour dedicato a ‘Soul’s Key – il richiamo dell’incubo’, quindi i miei libromani tanosi sanno già che ci sarà di mezzo una profezia, cosa pensi del destino che ti sconvolge la vita?»

«Non so Giuly, la cosa non mi fa impazzire, ma alla fine so che il destino è nelle mani della mia migliore amica. Non potrebbe mai fare nulla che mettesse in pericolo ognuno di noi. Cerco di non pensarci, alla fine abbiamo sempre riposto la nostra vita in così tante persone che non lo sapevamo nemmeno. Quindi non sono più preoccupata ma più grata che sia lei la portatrice di questo destino.»

Mi sono ritrovata a sorridere, felice di sentire queste parole da Sofia, era ben chiaro quanto affetto provasse per la sua amica e sapere che Cassandra non era sola, mi ha fatto essere più tranquilla. Le migliori amiche sono sempre ben accette! Anzi, i migliori amici in generale!

 

«Tramite una card è stato anche presentato un vostro amico, Andrea, cosa vorresti dirmi di lui?»

«HAHAHAHA grande Andrea.
A parte le risate, ma Giuly non puoi credere a cosa ha combinato! Si è tinto i capelli di biondo, ci credi!
Comunque Andrea è un ragazzo d’oro, ogni tanto mi chiedo come faccia a sopportarci ma penso che questo lo dovrai chiedere a lui.
L’abbiamo conosciuto sempre all’asilo ma lui era in un’altra sezione. Ci trovavamo sempre a ricreazione in giardino e dopo svariate risate e giochi di ruoli, siamo diventati amici e da li non ci siamo più staccati. È un punto di riferimento sia per me che Cassandra. Mi è stato di molto aiuto quando ero preoccupata per Cassandra, andavo da lui e cercavo un conforto anche se non potevo dirgli cosa stesse succedendo, quindi è la persona più buona che ci sia su questa terra.»

«Infine, vorrei chiederti una cosa che mi fa un po’ paura, cosa ti ha raccontato Cassandra dell’Inferno? Non possiamo ovviamente dire ai libromani tanosi che ci seguono se Cassandra è stata fisicamente nell’Inferno o come lo ha intravisto per la prima volta, ma, se puoi dirci, che cosa ti ha detto di quel terribile posto?»

«Sì, mi ha raccontato molte cose e per altro ho avuto gli incubi per quasi una settimana. So che è un posto terribile, dimenticato da Dio. Un posto dove tutti i tuoi pensieri si riducono a un nonnulla. Pensi sempre alla morte, a come poteva andare. C’è troppa gente che fa del male, e ora lei sa letteralmente che significa l’Inferno. Tutti i libri, i racconti descritti degli Inferi, non saranno mai all’altezza del reale. E ti spiego anche il motivo, appena Cassandra me l’ha spiegato, io stessa non riuscivo a capire… a immaginarmelo.
E penso sia proprio questo… che sia inimmaginabile. L’inferno è dolore, desolazione e paura… paura di sé stessi e di ciò che si era ancora in vita!»

 

Mi sono alzata, scossa dai brividi, quel posto doveva essere terribile! Brrr… Spero con tutto il cuore che nessuno dovrà più visitarlo, ma questo lo saprà solo l’autrice. Chissà cosa Sonia Merigo avrà in serbo per questi personaggi? 

Ho stretto la mano a Sofia e ci siamo salutate come due vecchie amiche… 

Che dirvi, libromani tanosi, alla prossima?

 

 

 

 

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