Intervista a Mia – protagonista di un romanzo di Carmen Weiz

Buondì libromani tanosi,
spero che questa mattina vi siate svegliati benissimo, ve lo auguro con il cuore ???.
Io sono qui a riportarvi la pagina del mio diario, scritta al presente, dell’intervista che Mia – protagonista de ‘Il confine dell’amore’ – mi ha concesso.

 

Nel verde mi sono immersa
e tra cespugli ed erba mossa dal vento
ho trovato lei:
Mia e la sua passione!

 

Alzo lo sguardo verso il cielo e sorrido spensierata alle nuvole. Mi trovo in un posto che reputo magico a un solo primo sguardo e, vi giuro libromani tanosi, di non riuscire a fare un passo senza cercare di imprimere ogni cosa in bolle di ricordi.

Mentre mi avvicino a una grande tenuta, con tanto di stalle, campi sconfinati, e una grande casa poco più un là, un rumore mi fa sobbalzare. Mi volto e vedo colei per cui ero giunta fin qui.

 

«Ciao Mia, che bello questo posto in cui mi hai invitata! Ti va di dire ai nostri lettori dove siamo?»

 

«Buon pomeriggio Giulia, e a tutti i lettori e amici della tana dei libri sconosciuti. È un piacere per me ospitarvi nella cascina dove vive la mia famiglia. Questo luogo ha un posto speciale nel mio cuore, sono nata e cresciuta qui, tra le montagne del nord della Svizzera e la Foresta Nera, in Germania. Adesso vivo in città con il mio ragazzo, però ogni volta che posso ritorno a farmi coccolare della mia matrigna Anna e di mia nonna.»

Mi guardo nuovamente intorno, posso capirla: vivere in città può avere i suoi confort, magari pure una certa vicinanza con il lavoro, ma in quel posto tutto esprime magia, leggende e amore.

Un nitrito poco distante ci fa voltare verso uno sconfinato pezzo prato pieno di fiori e quelle che sembrano proprio degli insetti all’opera. Magari sono api che, proprio come brave operaie, impollinano i fiori creando quello spettacolo di colori e profumi che mi circonda.

Mia inizia a camminare, la seguo andando avanti con l’intervista.

 

«Ho incontrato l’altro giorno la protagonista del nuovo romanzo di Carmen, sai? Le ho chiesto cosa pensa dell’amore e vorrei davvero sapere anche cosa ne pensi tu. Cosa mai accosteresti a questo sentimento?»

 

«Vi racconterò una breve storia. Chi mi conosce sa che mia madre, Leonie, mi ha lasciata da piccola alle cure di mio padre. Quando ero ancora ragazza, non riuscivo a capire le sue motivazioni e in determinati momenti, l’avevo incolpata per avermi “abbandonato”. Un giorno Anna mi ha visto piangere, si è seduta accanto a me e, insieme, abbiamo parlato. Davvero tanto. Non dimenticherò mai la sua risposta. Dio, quella donna è incredibile!»

Qui Mia si ferma un attimo allargando il suo bellissimo viso in un sorriso tutto dedicato a quella che è diventata la sua mamma.

«Lei mi ha risposto che non importa chi fosse mia madre perché quello era soltanto un titolo. Ancora oggi mi ricordo il suo sorriso quando mi aveva detto che potevo considerarmi fortunata perché, in verità, avevo di madri ne avevo due, anzi tre, se contavamo nonna Katrin.

 Questo è l’amore per me. Non ha sesso, non ha razza e soprattutto non conosce mezze misure: è tutto o niente.»

 

Mi ritrovo ad annuire mentre la vedo togliere le scarpe e invitarmi a fare lo stesso. Eseguo senza nemmeno pensare a cosa i miei piedi potrebbero toccare, fino a che non sento la freschezza dell’erba tra le dita. Magnifico! Mi ricorda un po’ casa mia, dove in estate le scarpe sono pressocché dimenticate…

Ci sediamo su una panchina lì accanto in ascolto della natura. Solo le nostri voci, ogni tanto, interrompono quel silenzio fatto di suoni.

 

«Ai nostri lettori potrebbe interessare sapere che tipo di lavoro svolgi ogni giorno? Lo ami molto, vero?»

 

«Come lavoro faccio l’infermiera all’ospedale universitario di Zurigo. È il più grande del paese ed è riferimento anche per i casi di trauma. Sì, non posso negare, è un lavoro difficile e stressante, ma lo amo alla follia. Poter aiutare gli altri e salvare delle vite, è tutto quello che avrei potuto desiderare. E quando mi sento giù, basta fare un giro all’alla dove nascono i bambini e vedere il miracolo che è la vita. Tra l’altro vi racconto un segreto, ma non potete condividerlo, non ancora» posa la mano sulla sua pancia e sorride rivolta al cielo. «Tra qualche mese, anche io ed Ethan avremo il nostro piccolo miracolo.»

 

Un alito di vento ci scompiglia i capelli e io sono sbalordita. Questo segreto sarà custodito ancora un po’ qui nella tana, ma poi chissà cosa avrà in mente Carmen Weiz per tutti noi. A proposito di Carmen…

 

«Se un giorno ti avessero detto che Carmen aveva in serbo per te un vero romanzo, ci avresti mai creduto? Cosa pensi de ‘Il confine dell’amore’?»

«È incredibile. Quando ho conosciuto Carmen, ero ancora piccolina. Lei abita qui nelle vicinanze ed è amica di lunga data di Anna. Tutte e due sono figlie di famiglie italiane, nate in Brasile, e il loro carattere è molto simile. La cosa che preferisco in assoluto quando sono insieme, oltre il fatto che mi fanno ridere senza sosta (risate) è, appunto la loro positività, questo modo di affrontare la vita e le difficoltà che essa ci presenta. Un giorno, eravamo tutti qui, in questa panchina dove siamo sedute adesso, stavamo facendo una grigliata, e Carmen mi aveva chiesto notizie di Jodi. A quell’epoca, la mia relazione con Ethan era all’inizio e quando le avevo raccontato di come stavano le cose, avevo visto i suoi occhi brillare emozionati. Non potevo dirle di no, così è nato “Il confine dell’amore”.

L’altro giorno l’ho trovata al supermercato e lei mi ha raccontato di Jodi e Melanie e che ha scritto anche la loro storia. Sono rimasta felicissima, Jodi è un grande amico, ha un posto speciale sul mio cuore e si merita tutta la felicità del mondo.»


Mi fa scaldare immediatamente il cuore questa grande voglia di vivere, di amare, che sento in Mia. Ha già incontrato varie volte Carmen, chissà se anche io riuscirò ad abbracciarla un giorno, ci spero tanto!

Alzo lo sguardo verso l’orizzonte e mi accorgo con rammarico che il sole ha iniziato la sua discesa, è quasi ora di andare. Mi ricompongo scegliendo l’ultima domanda per la mia nuova amica.

 

«Infine vorrei chiederti una cosa un po’ personale, come sogni il tuo uomo ideale?»

 

«Ahhh» scoppia a ridere all’improvviso, contagiando pure me. Poi Mia continua: «Lo sai Giulia, che l’ho già trovato. Lui è stupendo, tutto quello che avevo sempre sognato. Testardo come un mulo» altre risate la costringono quasi a piegarsi in due dal ridere. «È birichino e capriccioso. Per fortuna non è qui Scherzavo, Ethan è meraviglioso e ha un cuore d’oro.»

La vedo guardarsi intorno, forse spera di vederlo sbucare da dietro un albero. Si vede quanto è innamorata e tutto il tempo che ha speso per aspettarlo è stato ben ripagato, lo vedo dai suoi occhi luminosi e pieni di desiderio al solo nominarlo.

La vedo poi cercare qualcosa nella tasca dei jeans.

«Ecco, questa è una sua foto.»

Mi porge un ritaglio di quella che penso essere una foto più grande di quello che è il suo grande amore! Ethan è davvero tenero in quella foto in cui sorride all’obiettivo, sicuramente lo fa perché c’è lei a scattargli la foto…

Ora Mia deve andare e anche io. Le restituisco la foto e ci salutiamo come due vecchie amiche. Magari, libromani tanosi, potrei tornare presto da queste parti, in un posticino in Svizzera, ai confini con la Foresta Nera della Germania, dove si respira aria pulita e piena d’amore.

 

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