Intervista a Giada Fariseo – bt

Sono pronta, prontissima, a presentarvi ancora di più Giada Fariseo – autrice di ‘Non ti perdere’ – di cui ho già parlato questa settimana grazie al blog tour a lei dedicato. Se andate nella home e scorrete giù, troverete tutte le tappe!

Ma bando alle parole di troppo, ecco l’intervista.

 

 

 

 

Eccovi Giada Fariseo

 

 

1. Ciao Giada, come stai? Come ti senti quando una nuova idea prende vita nella tua testa? Sei sempre pronta ad accogliere l’immaginazione che senti crescere dentro?

 

Ciao Giulia! Per prima cosa ci terrei a ringraziarti per aver scelto di aprire questa finestra sul mio romanzo “Non ti perdere”. Ma veniamo a noi.. Come mi sento quando il demone della scrittura si impossessa di me? Mi sento piena di energia e devo assolutamente trascrivere da qualche parte quell’idea, quel pensiero. Se non posso scrivere, registro un messaggio vocale la cui durata può essere variabile: ho messaggi che vanno da pochi minute a ore. Quando trovo il tempo di sbobinarli, mi accorgo di aver immaginato un romanzo intero. L’ispirazione per me è una risorsa fondamentale che arriva nei momenti più inaspettati e mi sorprende. Lo so che sembro pazza, ma funziono così…

 

 

 

2. La tua protagonista – Tea – ha un nome molto dolce e non molto usato. C’è qualche particolarità o aneddoto legato a questa scelta?

 

In realtà no. Volevo un nome diverso e fuori dal comune, così mi sono allontanata dai nomi classici e ho scelto di chiamarla in questo modo. E poi mi piaceva il fatto che ci fosse una sola vocale di differenza tra il nome Tea e quello di uno dei due  protagonisti maschili, che si chiama Tia…

 

 

 

 

3. Nella trama possiamo leggere che Tea viene portata a far uscire il suo lato più istintivo a causa dell’incontro con due ragazzi e di alcuni particolari avvenimenti. Puoi parlarci, ovviamente nel modo in cui preferisci, di uno di questi?

 

Domanda difficile alla quale rispondere senza spoilerare! Diciamo che Tea è una ragazza molto particolare che a causa di un’adolescenza segnata da diversi traumi e un’infanzia caratterizzata da subdoli atti di bullismo, si è costruita una corazza infrangibile come strumento di autodifesa. Tea non lo sa, ma in realtà ciò che vuole davvero è che qualcuno arrivi e quella corazza la disintegri, pezzo dopo pezzo, per farla tornare a respirare.
Quello che però non può immaginare, è la modalità che il destino ha scelto per spingerla oltre le proprie certezze provinciali. Pagina dopo pagina le mette davanti una serie di segni e di incontri che Tea è molto brava ad interpretare e che pian piano la porteranno oltre la propria comfort zone, oltre i viaggi in treno verso l’università e soprattutto oltre la palestra nella quale insegna danza sulle note di Santana…

 

 

4. È stato difficile trovare un finale adatto alla tua storia? È stato spontaneo scriverlo o è stato più un ragionamento dietro l’altro senza fine?

 

Il finale è stata una delle prime scene che ho scritto.. e questo sempre perché ho una mente “lineare”! Scherzi a parte, finché non “vedo” il finale di un romanzo al quale sto lavorando non sono tranquilla. Quando mi arriva l’intuizione per la scena finale allora mi rilasso, perché vuol dire che funziona.. almeno nella mia testa. Sul finale di “Non ti perdere” non ho mai avuto dubbi, ma non voglio dire altro!

 

 

5. Infine, ti va di parlarvi dei tuoi progetti futuri? Qualche news accattivante che vuoi condividere con noi? Fiere, presentazioni…

 

Sono piuttosto scaramantica in realtà.. quindi preferisco non svelare ancora nulla in questa fase. Diciamo che il mio obiettivo è far diventare “Non ti perdere” un punto di partenza e non di arrivo.. quindi presto ci saranno importanti novità!  

 

 

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