Intervista a Francesca di ‘The Devil and the Lady’ – Sabrina Pennacchio (Festa di Halloween parte II)

Libromani tanosi,
riprendo le ultime righe della Festa di Halloween di Sabrina Pennacchio, parte I, dove ho avuto il piacere di intervistare Phoebe!

Quando faccio queste interviste mi sento come rigenerata, ma, ehi, un momento. Cosa sta succedendo? Le luci si sono abbassate, ora le tenebre fanno quasi da padrone nella stanza, se non per alcune lucine, a forma di zucca, che si trovano ai lati della sala. Parte una musica da sottofondo tetra. Tutti si fermano, nessuno balla più, ci guardiamo intorno spaesati e, forse, impauriti…

 

[E ora, ecco il continuo…]

 

Un rumore sordo fa alzare le teste di tutti i presenti e ciò che vedo è fenomenale: Sabrina ha assoldato degli acrobati-mostri per completare la festa. Ora tutti stiamo guardando un lupo mannaro, con una pelliccia bella folta, saltare da un trapezio all’altro. Oddio, e se non dovesse afferrarlo al momento giusto? Non mi va di concludere la serata con spezzatino di lupo mannaro sulle scarpe… Guardo il mio vestito e immagino subito, sicuramente per colpa dell’atmosfera creata a doc, i pantaloni nerissimi schizzati di rosso sangue e il corpetto rosso che mi fascia la parte superiore macchiata in modo irreversibile. Faccio per sfregarmi gli occhi, ma poi mi ricordo del trucco che Sabrina mi ha fatto, appassionatamente da strega, e che non posso e non voglio rovinare, così desisto e mi concentro di nuovo sugli acrobati. Poco prima che un altro lupo mannaro salti nel vuoto, mi sembra di scorgere nella folla un viso conosciuto. La musica è ancora molto alta, così mentre mi avvicino opto per chiamarla a gran voce.

«Francesca! Francesca! Sono qui! Con tutti questi personaggi è difficile muoversi come vorrei. Come stai? Ti trovo splendida!»

«Oh, ci-ciao! Grazie… mi sento un po’ a disagio a dire il vero. Tornare qui è- insolito. Ma in fondo è Halloween.»

Francesca è proprio una bella ragazza, peccato che… Eh no, non posso rivelarvi troppo o Sabrina non mi farà più partecipare alle sue splendide feste!

Continuo con l’intervista.

«Le tue scene in ‘The devil and the lady’ sono molto particolari a mio avviso, sai? Io credo che dicano davvero tanto di te, del modo in cui sei cresciuta e del perché hai deciso di agire in un determinato modo. Forse non tutti sarebbero d’accordo, ma se potessi tornare indietro – senza entrare nei dettagli – ti avvicineresti ad Adrell, quella sera, alla festa?»

«Non sono contenta delle cose che ho fatto ma Adrell è l’unica certezza, l’unica cosa davvero splendida che mi sia capitata quindi sì, è la scelta che rifarei anche mille volte.»

Mi si stringe il cuore nel sentire queste rivelazioni, soprattutto sapendo ciò che poi è successo, il libro è rivelatore di ogni più piccola cosa.

«Una faida di famiglia può mai, secondo il tuo parere, essere estinta? Anzi, non solo, vivere come se non fosse mai esistita?»

«Penso di sì, se entrambe le parti lo vogliono. Ma se c’è anche solo un minimo di rancore aperto e furbizia, è impossibile.»

Mi ritrovo ad annuire, purtroppo ha ragione. Delle volte non c’è via d’uscita a quelle guerre che portano solo sangue e dolore. Mentre faccio questi pensieri, vedo Francesca pensierosa, si guarda intorno come alla ricerca di qualcuno. Non è per niente interessata allo spettacolo che ancora sta avvenendo, con scrosci di applausi, sopra le nostre teste.

«Devi andare? Ti stanno chiamando, vero? Tranquilla, vorrei solo chiederti un’ultima cosa: un tuo desiderio. Cosa vorrei con tutto il cuore?»

«Mh, mi sa di sì. Ma è stato bello anche se per poco. Vorrei poter riabbracciare Adrell, è il mio unico desiderio.»

La vedo correre via, in un attimo è sparita dalla mia vista. Ho il cuore a mille, il petto dolorante e vorrei con tutte me stessa che il suo desiderio possa realizzarsi…

Torno a guardare i lupi mannari vorticare ma niente è più come prima.

 

 

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