Intervista a Clio di ‘Chocolat Blanc’ e di ‘Scommetto che mi ami’ di Francesca V. Capone

Buongiorno libromani tanosi,
in questi ultimi giorni ho davvero intervistato tantissimi personaggi, sono entrata in diversi libri e ogni volta ne sono uscita più felice di prima. Oggi vi devo raccontare la mia avventura al ‘Chocolat Banc’, cioè il negozio di dolci che amo di più, ma anche il romanzo di Francesca V. Capone. In questo libro la protagonista è Clio Cherubini che sono riuscita ad intervistare in concordanza con l’uscita del libro ‘Scommetto che mi ami’ in cui il vero protagonista sarà suo fratello, Dante

 

Clio ha ventotto anni, è laureata in Economia e sogna di lavorare per una multinazionale. Un giorno Eros Rigobelli, sexy proprietario di una potente azienda di dolciumi, la contatta per un colloquio. Clio è al settimo cielo, certa di essere ormai ad un passo dal realizzare ogni suo obiettivo. Durante il loro incontro, però, Eros le spiega il vero compito per cui la vuole assumere: Clio deve infiltrarsi al Chocolat Blanc, la migliore pasticceria della città […]

 

Ecco cosa è successo…

Sono andata, molto fiduciosa, nella via del ‘Chocolat Blanc. Clio mi aveva dato appuntamento all’interno perché sa quanto adori quel posto e quanto mi piaccia mettere piede in quei luoghi dove tutto ebbe inizio. Quindi, con il blocchetto degli appunti in mano e la mia penna preferita, ho varcato la soglia fermandomi per un attimo ad assaporare un profumo di dolci appena sfornati. 

«Clio, dove sei?»

Il negozio, se possibile, mi è apparso ancora più bello di come Francesca lo aveva descritto la prima volta. Le vetrine erano stracolme di dolciumi vari e ancora adesso non so come abbia fatto a percorrere i metri che mi dividevano dal retro senza fermarmi ogni 2 secondi con il naso spalmato alla vetrina. 

«Sei nel laboratorio?»

Dicendo questo ho aperto la porta che mi divideva dal regno di ogni pasticcere ed eccola lì: Clio era completamente vestita di bianco, con la tipica divisa di chi sta lavorando sodo, ed era quasi completamente ricoperta di farina.

«Sì sì, sono qui. Scusami Giulia, non ti ho proprio sentito entrare. Ti va bene se parliamo mentre finisco? Stare qui mi rilassa e mi fa pensare. Solo che non puoi avvicinarti troppo, sai per la sicurezza e tutte quelle cose lì.»

«Non c’è assolutamente problema» le ho detto mentre mi fermavo dov’ero, appoggiandomi poi al muro. «Ti sparo subito la prima domanda. Che dolci stai preparando adesso? Oddio, non dirmi che è un impasto per biscotti!»

«Magari, è qualcosa di più complesso… Cupcakes per la festa di compleanno di Maggie, la figlia di Diego e Greta. Quella rimbambita della mia migliore amica vuole una torta a tema LOL, a tre piani, con i personaggi realizzati in pasta di zucchero e ‘sti cavolo di cupcakes da regalare alla fine dell’evento. Sua figlia non ricorderà mai questa festa ma lei la sta organizzando in pompa magna, manco si trattasse di un matrimonio. Si sa, oggigiorno le feste per bambini sono per gli adulti e non per chi spegne le candeline.»

Sono rimasta meravigliata dalla complessità di ciò che Clio stava preparando, ma vi rendete conto? Non c’è che dire, è la mie eroina di torte! 

«C’è un profumo così delizioso qui dentro che mi perdo poi con le domande. Ora però torno seria e ti chiedo di parlarci di tuo fratello. Com’è Dante? Tu come lo vedi? Ovviamente ci interessa scoprire il tuo pensiero da sorella!»

«Dante? È un coglione senza appello.

Fin da bambino ha avuto un carattere magnetico, irriverente e, lo ammetto, a tratti simpatico. Ma se abbonda in allegria e anche vero che è sempre stato molto ingenuo, soprattutto con le donne.

Quando mia madre ci ha abbandonati abbiamo reagito in modo diverso, opposto. Io chiudendo il mio cuore in una gabbia per non soffrire e lui confondendo il sesso con l’amore. Le donne che ha avuto ne hanno approfittato e quando non serviva più allo scopo è stato gettato via come un fazzoletto usato. Direi che dopo più di trent’anni avrebbe dovuto accorgersene ma… L’ho già detto che è un coglione, no?»

 

Dante Cherubini è un archeologo di trentadue anni. Trascorre la maggior parte del tempo in giro per il mondo, tra uno scavo e l’altro. Per di più, tutte le donne cadono ai suoi piedi. Una vita da sogno in cui però ogni ragazza frequentata lo ha puntualmente mollato per il suo carattere definito “appiccicoso”. Ora si prospetta una nuova avventura: la possibilità di una grossa spedizione archeologica in Cina. Il problema? Mancanza di fondi. Dante otterrà il denaro solo e soltanto se vincerà una “semplice” scommessa: non può fare sesso per trenta giorni! Come se non bastasse, una modella sensuale e bellissima avrà il compito di mettergli i bastoni tra le ruote. E come se ancora non bastasse… 

 

Sono sincera, in quel momento mi sono sentita un po’ triste per Dante, non ha di certo avuto fortuna, ma di questa cosa se ne parlerà meglio in ‘Scommetto che mi ami’ e in ‘Chocolat Blanc’, dove Dante farà le sua apparizioni…

«Sei d’accordo con Francesca e le fan della necessità di scrivere un libro dedicato completamente a lui? Mi ricordo ancora, in ‘Chocolat Blanc’, di come lui si fosse ‘presentato’ solamente in videochiamata alla cena di compleanno di vostro padre… Immagino che in quel momento avresti voluto strozzarlo!»

«È tipico di Dante schivare le responsabilità, per questo ho condiviso fin da subito l’idea di Francesca. Mi ha assicurato che avrebbe messo sul suo cammino la donna giusta per fargli passare il periodo adolescenziale e Alex, lo dico senza mezzi termini, è abbastanza cazzuta e intelligente per far crescere Dante.

Sono state diverse le occasioni in cui avrei voluto strozzarlo o metterlo sotto con l’auto ma è mio fratello, abbiamo una sorta di superpotere che crea una sintonia speciale nel nostro rapporto. Quindi, mio malgrado, devo tenermelo così com’è, con la speranza che Alex compia la magia.»

 

«Lasciando da parte Dante, che mi dici di te e Romeo? Potremo vedervi tra le pagine di ‘Scommetto che mi ami’?»

«Faremo un paio di “comparsate”. Questa è la storia di Dante: Francesca ha ritenuto giusto (anche se io approfondirei un attimo questa sua idea di giustizia, in altra sede) dare a noi lo stesso spazio che in “Chocolat Blanc” era stato concesso a Dante. Direi che io e Romeo saremo presenti nella dose appropriata perché le nostre fan siano soddisfate. Mi duole ammetterlo ma è la storia d’amore tra Dante e Alex al centro dell’attenzione, noi daremo solo una mano quando ce ne sarà bisogno.»

 

 

«Ti ringrazio tantissimo per esserti offerta di parlare del nuovo romanzo di Francesca.»

«Grazie a te, Giulia, per essere passata a trovarmi. Quello scansafatiche di Romeo si è preso il giorno libero per stare con nostro figlio (so benissimo che starà giocando alla Playstation con Diego e Dante mentre il piccolo Enea dorme) e quindi mi tocca preparare tutto da sola, ma dopo avermi sopportata in gravidanza un minimo di tempo libero se lo merita anche lui.

Mi ha fatto piacere chiacchierare con te.»

 

 

Così si è conclusa la mia intervista e Clio, chissà che un giorno non riesca a beccare persino Dante… Ma, avete visto quante cose bellissime che ci ha detto? Non vedo l’ora di immergermi nel nuovo libro!

 

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