‘In nome dell’amore’ di Carmen Weiz – recensione

 

L’amore questa volta ha fatto un lungo viaggio
ha attraversato colline, monti e vette altissime
per arrivare, sulle ali di un aereo, nel Brasile lontano e selvaggio.

 

 

 

Titolo: ‘In nome dell’amore’
Autrice:
Carmen Weiz
Editore:
Quest Edizioni
Genere: romance
Formati: cartaceo, digitale
Pagine: 408

 

 

Trama:

Per ogni epilogo esiste sempre un nuovo inizio…

All’età di vent’anni, Liselotte Loosli ha già imparato molto dalla vita. Sa cosa significa avere delle persone che dipendono da lei e dover contare i centesimi anche per andare a fare la spesa. Sa cosa vuol dire fare due lavori e non poter più inseguire i propri sogni. Sa che le persone amate ti possono lasciare, ma soprattutto sa cosa significa sentirsi sola, persa nel vento della vita.

Nathan Engel è il “Re Mida” della più grande banca di investimenti della Svizzera. Anche lui, però, ha un passato difficile, una voragine buia e tetra che non è ancora riuscito a lasciarsi alle spalle. Qualcosa cambierà quando i loro sguardi si scontreranno, perché Liselotte ha tanto da insegnargli sull’arte dell’amare. Si può imparare di nuovo a fidarsi delle proprie emozioni e tornare a vivere attraverso gli occhi di qualcun altro?

Lui colleziona sogni e vittorie.

Lei raccoglie solo perdite e sconfitte.

[…]

 

 

 

Recensione Tanosa

‘In nome dell’amore’ è un libro in cui conosciamo la storia di Nathan Engel, uno dei ragazzi che è stato adottato dalla famiglia Engel, per l’appunto, e che ha un passato oscuro che lo destabilizza ancora oggi, nonostante siano passati tanti anni da quei giorni lontani e insicuri. Ciò che si vive nell’infanzia rimane nel nostro cuore e i ricordi di Nathan sono viscidi come l’inchiostro versato in mare.

Una grande delusione d’amore, simile a un baratro che lo attende soltanto per tirarlo giù, che iniziamo a conoscere in ‘La mia anima da custodire’, lo seguirà anche in questo libro. Nathan è razionale, sa cosa vuole dalla vita, è convinto che il suo cuore non tornerà più a battere e spera che un viaggio in Brasile possa sistemare almeno alcuni ‘sentieri’ che si è perso da bambino.

Quella soffitta tetra e grigia che torna a tormentalo di notte… troverà la luce nel sorriso di Liselotte?

 

 

Liselotte Loosli è una ragazza che fin dal primo capitolo capiamo essere solare, con il sorriso ad illuminarle il viso e con tanta speranza nei confronti della vita. Tutto questo lo esprime nella vita di tutti i giorni, nonostante ci sia una cicatrice enorme che le grava sul petto che non la fa respirare con leggerezza.

Liselotte si da’ da fare, lavora, cerca di mettere da parte i soldi per tornare a studiare e, da brava sorella, ama alla follia suo fratello minore, nonostante sia un ragazzino speciale e con la necessità di attenzioni particolari. 

Nella notte i ricordi tornano a schiacciarla come massi venuti da una frana e le lacrime trovano il modo di scorrere sul suo viso, ma quando i raggi del sole splendono di nuovo in cielo, la forza torna a battere in lei.

Quel distintivo che sente pendere sul suo cuore… tende la manina da bambina per afferrarlo, è così vicino, eppure lontano… Papà, dove sei? 

 

 

 

‘In nome dell’amore’ è la storia di Nathan e Lisolette, del modo in cui hanno imparato a conoscersi, a passare tanto tempo insieme, su uno sfondo mozzafiato: il Brasile.

Carmen ci tiene a precisare che il Brasile di cui parla è quello delle sue memorie, di quando da piccola era una piccola Indiana Jones ed esplorava i luoghi che egregiamente ha descritto nel libro insieme alla mamma e alla Jeep che le accompagnava in posti meravigliosi. Difatti, punto di forza di questo libro, non sono solo le emozioni che i due protagonisti provano, ma i luoghi che Carmen ha descritto e gli animali – come la famiglia Zampetta – che i due hanno incontrato e con cui hanno interagito.

Le parti profonde e misteriose non sono di certo mancate, e nemmeno le scene di amore e di consapevolezza di sé – che tanto amo – che sono ben presenti. Perché le amo? Perché è in queste che i protagonisti capiscono chi sono, quello che fa battere il loro cuore e che, se raggiunto, può farli vivere, vivere davvero.

 

Le mie emozioni

Le emozioni che mi hanno sorpreso durante la lettura sono state tantissime, ho cercato di dargli una forma nella faccine che trovate sotto la trama. La più forte è stata la sorpresa perché è stato drammatico (in senso buono XD) e quasi rivelatore scoprire il passato di Nathan e quello di Liselotte, fino a capire quel filo rosso del destino che li aveva uniti fin dal principio. Ho provato poi tanta felicità per alcune scene, soprattutto quelle in cui Carmen ha dato vita ai suoi ricordi, portandomi con lei nel Brasile, in posti meravigliosi, come la natura, il verde, animali esotici, il mare… oh il mare!
Le spiagge deserte, quelle nascoste sono state le mie preferite, ero lì ad immaginarmi streghe o altre figure magiche che si muovevano camminando sulla sabbia calda… Proprio come le leggende del Brasile hanno tramandato nella loro cultura.

E poi c’è lei, la consapevolezza che tutto poteva essere perduto, finito, che Liselotte aveva ora una scheggia in più nel cuore, fino a che… 

*silenzio*

Queste cose non posso proprio dirvele… sono nel libro e vi aspettano con grande ardore… dove?

Sotto il sole cocente del Brasile!

 

 

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