‘Il mio professore. Qualcuno come te’ di Lorenzo Caravella – segnalazione

 

Titolo: ‘Il mio professore. Qualcuno come te’
Autore: Lorenzo Caravella
Genere: narrativa
Editore: Santelli

Trama: 

Durante il 2010, nella facoltà di Psicologia di Trieste, si snodano le storie del professore Alberto Ghirli, mente speculativa con una visione profonda della vita, e di due suoi studenti Gianni e Adele. L’animo calmo e pacato di Gianni, perennemente in lotta contro il padre autoritario, si scontra con la forza e la bellezza di Adele, una ragazza americana con un matrimonio fallito alle spalle, appassionata di cucina, droghe e psicologia. Due vite diverse e tormentate che cambieranno inesorabilmente dopo l’incontro con il professor Ghirli, i cui insegnamenti accompagneranno i ragazzi nel corso delle loro giornate. Solo quando sarà testimone di un gesto estremo che lo segnerà per sempre, Gianni capirà finalmente il significato dell’amore

 

Biografia:

Lorenzo Caravella, nato a Capua nel 1970, di professione avvocato e romano d’adozione, ha una figlia adolescente. Appassionato di letteratura, teatro e cinema. Amante del ciclismo su strada e del tennis. “Il mio Professore” edito da Santelli nel 2019, è il suo primo romanzo che si è conquistato sin da subito le vette delle classifiche e i cuori dei lettori.

 

Estratto: 

La prima lezione.

Bastano poche azioni sbagliate, ripetute quotidianamente per anni, per mettervi nei guai. Guai seri. Pensate, ad esempio, a come avete nutrito il Vostro corpo. Ignari di depositare giorno dopo giorno una leggera placca ateromatosa sul vostro endotelio, avete indurito le vostre arterie sino al punto che domani o forse dopodomani si creerà un corto circuito nella vostra rete arteriosa, procurandovi un infarto. Allo stesso modo, inconsapevolmente, avete nutrito il vostro intelletto e vi siete bevuti dosi massicce di pensieri confezionati, dannosi per la mente, come il colesterolo per le arterie. E tutto ciò vi ha condannato a vivere in balia degli eventi. In poche parole… “siete fottuti”. Non mi fissate con quello sguardo impaurito. Sto parlando di voi. Prima avrete il coraggio di ammetterlo e prima inizierete a vivere da uomini liberi. La libertà, voi non sapete nemmeno cosa farvene…della libertà. Voi la mortificate tutti i giorni! È così! Vi hanno tolto tutto e voi non reagite. Le uniche cose vere che vi hanno lasciato sono lo smog e i debiti. Anche l’amore vi hanno tolto. Non sto parlando di marziani. Ma di voi! Vi Siete mai chiesti dove arriverete continuando così? Domandatevelo adesso!
Bene…potete darmi una risposta anche tra qualche giorno. Se siete venuti in quest’aula per la lezione di Maieutica, potete accomodarvi, sono il vostro Professore.

Alle dodici in punto, del 23 settembre 2010 il Professore Alberto Ghirli, si presentò con questo discorso davanti ai suoi studenti e diede inizio alla sua prima lezione di Maieutica presso la prestigiosa facoltà di Psicologia dell’Università di Trieste.

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