‘I Dimenticati’ di Emmanuele Ettore Vercillo – Recensione

Buon mercoledì Lettori Tanosi 😬, come si sta svolgendo questa nuova settimana di settembre?

Io ho un nuovo romanzo da proporvi, anzi… Direi che l’aggettivo nuovo in questo caso non sia per niente azzeccato, dato che ‘I DIMENTICATI‘ di Emmanuele Ettore Vercillo si appresta alla sua seconda edizione. Ci tengo a dirvi che l’edizione in cui l’ho letto io è stata la prima, e sono molto felice che tale storia sia arrivato ad avere una casa editrice e ad essere ripubblicato. Chissà in cosa sarà cambiato 🤔 Io vi parlo delle mie impressioni alla prima edizione.

 

Caratteristiche del romanzo.

 

Titolo: ‘I Dimenticati’

Autore: Emmanuele Ettore Vercillo

Genere: fantasy

Caratteristiche: 177 pp.

Trama:  Un’oscura maledizione affligge le terre di Saphenet. I suoi abitanti, ormai da secoli, spariscono nel nulla, senza lasciare alcuna traccia. Le sue città si sono svuotate della loro vita. Nessuno solca più i suoi mari con possenti navi e tutto ciò che rimane è la desolazione di una terra vuota. I pochi abitanti di questa terra abbandonata vengono detti Dimenticati: condannati a vivere in un mondo sempre più vuoto, costretti a trascinarsi fra i resti di quella che era, un tempo, una fiorente civiltà. Rodrick è uno di loro, pronto ad intraprendere un lungo viaggio che lo porterà a scoprire una storia sopita fra le nebbie del tempo, affrontando l’angosciante realtà di ciò che è sopravvissuto.

 

 

Recensione Tanosa. 

 

Ed eccoci giunti alla #recensioneTLS (così potrete trovarla in instangram 😊), vi dico subito che la lettura è stata molto piacevole e che ho trovato – personalmente – originali le idee dell’autore. Le domande a cui la mia mente da lettrice volevano risposta, alla fine di questo primo volume, hanno trovato risposte. Anzi, vi dirò di più, voglio il continuo, eh già. Ho fatto delle teorie e devo sapere se sono veritiere o no 😍

 

📕 Entriamo insieme nella trama.

Una maledizione incombe sulle terre di Saphenet, questo luogo inventato dalla mente dell’autore e il nostro eroe – Rodrick – vuole cercare di spezzarla. Anzi, il suo non è un volere, la sensazione che ha si avvicina di più a una necessità. Nelle prima pagine, infatti, conosciamo Rodrick tramite una scena in cui lui è in un faro e sta pensando di partire, parla con il suo amico di vecchia data e il lettore si ritrova piano piano ad entrare nella storia. Ci vengono dati degli indizi che partendo da quello che sappiamo della trama si allontanano da questi per accompagnare Rodrick nel suo viaggio.

Il viaggio è qualcosa di estremamente pericoloso, tra foreste maledette, druidi malvagi, creature che lo vogliono morto… Devo dire che al posto di Rodrick se non avessi avuto alle spalle uno scrittore come Emmanuele sarei morta al primo passo compiuto per addentrarmi nella foresta: le mie capacità di sopravvivenza 🤣😱.

Perché la maledizione è arrivata? Cosa l’ha scatenata? Perché proprio sulla gente di Saphenet? Perché Rodrick può e deve spezzarla? E, soprattutto, come puoi farlo? Possibile che il seguire le orme di quel re che dicono abbia dato il via a ogni cosa, possa rasentare la salvezza?

Molti di questi interrogativi che vengono leggendo – come vi accennavo qui sopra – trovano risposta ma molti altri si accendono come micce alle ultime battute del romanzo. Dunque, vi è necessità di un secondo volume. Punto 😡.

 

📕 Descrizioni e Personaggi.

E qui veniamo a una caratteristica che ho trovato molto sviluppata nel romanzo e che è riuscita a farmi immaginare persino i movimenti dei combattimenti. Sto parlando della capacità di descrizione dell’autore. Ci sono delle parti in cui sembra di assistere davvero ai combattimenti: sicuri che i personaggi non entrino nella nostra stanza? Non posso giurare che non sia così… 🤣

Vi confesso una cosa però, all’inizio ci si può sentire un po’ straniti da questo modo di descrivere di Emmanuele perché le informazioni che ci da sono veramente tante e le descrizioni – soprattutto per chi legge nel kindle come me o kobo insomma la versione digitale – hanno una fetta di spazio maggiore rispetto alle altre parti della storia. Però se si pensa che si parla di un fantasy in cui il protagonista è un combattente, deve fare un viaggio e può continuare solo se sconfigge o comunque affronta i suoi avversari è ovvio che questa cosa diventa una necessità della storia stessa. Quindi, entrati in quest’ottica, le descrizioni sono fantastiche: non è un solo ‘Rodrick colpì l’avversario e questo morì’ no, ci sono fendenti, ferite, colpi da schivare… 😍.

I Personaggi in realtà non sono tantissimi, ma quelli che ci sono risultano essenziali per la storia. Al di là di Rodrick, sono rimasta affascinata dalla descrizione di questo re che lui sta seguendo e che poi chissà se raggiungerà? Questo non posso dirvelo, penso che sia uno spoiler troppo grande, ma sappiate che c’è un filo che lega ogni cosa, ogni scelta, ogni descrizione, ogni guizzo che vedrete passare negli occhi dei personaggi, un guizzo che vi farà fare teorie e battere il cuore…

 

📕 Conclusioni.

Penso abbiate capito che questo fantasy mi sia piaciuto e che attendo con trepidazioni il secondo volume. Non lo dico solamente a voi, ma anche l’autore lo sa 🤣.

Vi confermo che vi sarà una seconda edizione che potrete trovare pubblicato dalla Santelli Editore, qui sotto vi riporto le nuove informazioni.

I Dimenticati è una storia fantasy dai toni cupi ambientata nel regno di Saphenet, una grande isola sconvolta da una piaga vecchia secoli e che viene chiamata maledizione dei sognatori, non avendo idea di quali possano essere le cause.
Da tempo immemore, infatti, gli abitanti di Saphenet iniziano a fare degli strani sogni, nei quali vedono una strada da seguire: chi inizia a farli dorme sempre di più sino a quando non sparisce nel nulla, senza lasciare traccia. Nel corso del tempo, questa maledizione ha finito per rendere l’isola un posto cupo, costellato di rovine e luoghi abbandonati.

Rodrick vive in uno di questi: un piccolo villaggio di cui è rimasto l’ultimo abitante. La totale solitudine ha finito per rendere la sua mente sempre più fragile, a tal punto che ha iniziato a vedere una sorta di amico immaginario il quale assume le sembianze di Edor, suo vecchio amico nella realtà scomparso a causa della maledizione e al quale Rodrick aveva promesso di tentare di risolvere questo tormento. Invogliato ogni giorno da questo compagno immaginario, alla fine, il solitario avventuriero decide di partire: nonostante lui non abbia mai iniziato a sognare, sa bene quale strada tentarono di seguire i maledetti.

Inizia così il viaggio del Dimenticato.

 

 

 

 

 

 

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