Cristiano Ciardi al Foligno Fantasy Festival!

 

 

 

Siamo a un nuovo giorno, dunque nuova intervista per parlarvi degli autori presenti al Foligno Fantasy Festival. Vi presento, senza ulteriori indugi, Cristiano Ciardi!

 

Caro autore, come sta andando la tua vita da scrittore? Pronto per il Foligno Fantasy Festival?

Ciao e grazie per la possibilità che ci offri!
La mia vita da scrittore si svolge nella costante ricerca di momenti di calma e silenzio per poter scrivere, rari a causa della vita che faccio per procurarmi di che vivere nel mondo reale.
Sono molto contento di venire al Foligno Festival. È una delle poche iniziative che permette agli scrittori di proporre le proprie opere senza spendere, cosa rara negli ultimi tempi, tenendo conto che ormai le fiere in tema fantasy chiedono un investimento, costringendo noi scrittori a fare calcoli su spesa e copie vendute, stravolgendo la vera motivazione di noi autopubblicati (o almeno la mia): essere letti. Ma soprattutto sono felice perché offre l’occasione a noi scrittori autopubblicati di condividere, conoscersi, scambiarsi esperienze.

 

Se sei qui a scrivere, immagino che la risposta alla domanda precedente sia stato un bellissimo, clamoroso, siiii! Quindi, quali libri scritti da te potremmo trovare al Festival?

Sono l’autore di una trilogia (la seconda trilogia è in stesura) dal titolo “I Racconti del Regno”, che si compone di tre libri: “I Confini di Trisa”“Il Sangue del Sud”“Silenzio in Terra”. Per una breve trama devo parlare necessariamente del primo volume, il più conosciuto tra i lettori.
I Confini di Trisa è un romanzo fantasy atipico, ambientato in un mondo fantastico e tuttavia permeato da uno spiccato realismo. La storia è caratterizzata dall’inversione dell’equilibrio tra la natura e l’uomo: una natura dominante, senza alcun riguardo verso l’uomo, costretto per sopravvivere ad adattarsi e a modellare la società secondo le leggi di una natura che non comprende.
In questo mondo solo un Regno riesce a resistere, grazie alla fratellanza con alcune creature selvagge, creando una nuova speranza di prosperità. È il Regno delle Madri, nel quale le donne sono onorate e libere di seguire le proprie aspirazioni, in cui i Figli sono istruiti e addestrati senza distinzione di etnia, stirpe o sesso; un regno protetto da uomini addestrati a essere devoti al Regno, fino al punto di rinunciare ai propri sentimenti e alle proprie emozioni per servire un bene superiore, quello di tutto il popolo.
La storia si sviluppa intorno a uno di questi uomini, Efero, un soldato del Regno, e narra l’intreccio tra il suo tormentato cammino interiore e i mutamenti profondi che percorrono il suo mondo.
Il Regno è in costante tensione: uomini cinici e assetati di potere agiscono determinati a sottomettere il popolo con la paura e il pregiudizio, ed Efero, nell’affrontare la loro viltà, il loro violare tutto ciò che prima era sacro, sarà costretto a prendere decisioni scomode e ad agire seguendo il suo “sentire” in contrasto con il suo dovere di soldato.
Nel suo viaggio Efero incontrerà personaggi che faranno scelte e compiranno azioni adeguandosi agli eventi o contrastandoli, fino a trovare nel protagonista un esempio da seguire o un nemico da abbattere.
Insieme ai suoi alleati, Efero agirà nella convinzione che un dialogo con le forze della natura sia non solo possibile, ma necessario per la sopravvivenza di tutti: sarà un dialogo muto, fatto di sguardi, odori, azioni. In questa crisi profonda che mette in luce la vulnerabilità del Regno, sarà cruciale il ruolo di altre creature, animali feroci dotati di straordinaria intelligenza e socialità, che con la loro presenza creeranno scompiglio nelle scelte, dubbi di coscienza e infine una rinnovata saggezza.
Un romanzo fantasy atipico, soprattutto per l’assenza dei classici connotati del genere: non vi sono elfi, mostri, maghi, ma c’è l’uomo, distinto in diverse etnie fortemente radicate all’ambiente che le ha modellate. Ogni essere è dominato dalla natura istintiva, dall’essenza sua propria che lo rende unico; l’uomo è inserito in questo potente dominio, incapace di comprendere come poter controllare la propensione al dominio, costretto a vivere in bilico tra l’istinto violento e il proprio sogno di armonia.

Estratto: “…nella mente degli uomini l’agio del presente aveva offuscato i
giorni di lotta e le capacità umane costruite nel dolore apparivano vane,
superflue; ora si faceva largo la superbia mentre l’umana compassione stava
scemando in indifferenza.”

 

Una storia fantasy con la struttura tipica del sottogenere epico o eroico, senza magia o miti, bensì costruita con spiccato realismo.Sullo sfondo, una natura severa e al contempo creatrice di bellezza, popolata da animali reali e popoli di cui vengono esaltate le diversità ma non le differenze.

 

 

 

 

 

 

E ora due domande personali, quali sono i generi che il lettore che è in te predilige di leggere? C’è tra tutti un libro che non smetteresti mai di consigliare?

Ho letto molti libri di genere fantasy, con predilezione per Tolkien e Ursula Le Guin, ma leggo anche autori classici come Steinbeck (il mio preferito), London, Dumas e altri. Il libro che mi dà emozione, sempre ad ogni lettura, e che ritengo sia uno dei pochi che trasporta il lettore in una dimensione unica e potente, per profondità e complessità, è il Silmarillion! Ogni volta che lo sfoglio, anche solo leggendo poche righe, ho la sensazione di tornare a casa… nella mia memoria.

 

E che cosa pensa lo scrittore che si nasconde in te del tempo migliore per scrivere? Quando riesci a staccarti da tutto il resto ed esserci solo per te e i tuoi personaggi?


Solitamente io scrivo la sera, a fine giornata. Mi metto davanti alla tastiera, cuffie e inizio a scrivere. All’inizio è dura ma poi la testa entra nei personaggi e comincio a scrivere veramente, nella speranza d’ispirazione. Devo dire che comunque il mio ambiente ispirativo è la campagna, la natura.
Posseggo un appezzamento di terra …con animali, alberi, fiori e una casetta sull’albero dove mi rifugio, come fanno i bambini. È un bel posto accudito con fatica e passione; chi leggerà i miei libri, soprattutto il primo volume, credo percepirà il mio profondo amore per la natura, e la dedizione che serve per la sua cura. Del resto il vero motivo che mi spinge a scrivere è far percepire il valore di ciò che ci circonda, nella speranza che non vada perduto.

 


5. Infine, una domanda per aiutare i lettori a trovarti: dove possiamo seguire te e le tue storie?


Ho un sito dove si possono vedere le cartine, leggere i commenti, le recenzioni, alcuni video: www.cristianociardi.com . Suggerisco inoltre di cercarmi su facebook; credo che per conoscere lo scrittore sia utile vedere cosa fa nella vita, cosa condivide con gli altri.

Vi ringrazio molto.

 

 

 

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