‘Il Branco’ di Andrea Presenti (#LoScribacchino)

Titolo: Il Branco

Autore: Andrea Presenti alias Lo Scribacchino come youtuber

Genere: thriller – psicologico

Caratterisiche: 254 pagine – disponibile in cartaceo e digitale

Trama: Erika è alla ricerca di sua sorella Jessica, scomparsa dopo essersi unita a un gruppo terroristico di liberazione animale: Il Branco. Questa ricerca la condurrà al diario di Druido, il ricercato numero uno del paese. Un thriller psicologico che affronta le contraddizioni tipiche dell’uomo, prima fra tutte la definizione di Bene e Male.

Recensione della Tana:

Oggi vi parlo di un romanzo che ho avuto il piacere di leggere prima della sua uscita. Diciamo che sono stata tra i fortunati che hanno potuto assaporare le sue pagine prima di altri. Ma non per questo dovrete esserne gelosi, lettori della Tana, perché ora è possibile acquistarlo anche per voi! Difatti è uno di quei libri che vi consiglio con tutto il cuore. Credo che possa piacere a molti degli utenti che passeranno di qui ^-^

Il Branco, questo il titolo di questo romanzo, è classificato come thriller psicologico. Si presenta come una storia contornata da delle note calde di avventura e dà quelle note fredde dettate dalla paura e dai meandri più nascosti della nostra mente. Ci sono dei posti che sarebbe meglio non visitare mai perché ciò che ne uscirebbe fuori – volente o dolente – sarebbe il nostro vero io. A far uscire fuori la nostra personalità di solito è qualcosa di scatenante per noi, un motivo che ci lega allo scorrere delle persone che vediamo dalla nostra finestra e di cui fino a quel momento non importava niente. Altre volte si è trascinati in un vortice di tensione e grandi decisioni, come accade al protagoniste de Il Branco, Lucio Agricola, insensibile fino a un dato momento dell’acqua che scorreva sotto certi ponti. Lucio si rende conto di non essere padrone della propria vita quando questa si trova a contatto con quella di altre persone, il suo nuovo capo prima e i componenti del Branco poi. Da veterinario di professione sbatterà i propri ideali contro quelli di magneti ben più grandi di lui, giganti se paragonati a se stesso.

Il romanzo è stato definito come thriller per la componente di mistero che contraddice le sue pagine. Dal primo capitolo si viene risucchiati nella ricerca sfrenata di Jessica, sorella di Erika, ed è proprio dalle vicende di quest’ultima che quelle degli altri personaggi si andranno srotolando. Devo dire che l’autore è stato abile nell’alternare capitoli in terza persona – quelli di Erika – ad altri in prima persona, a mo’ di diario, scritti dalla voce di Lucio Agricola. La struttura del libro fa sì che anche il lettore possa passare da una visione all’altra senza sentirsi perso o dover riprendere il filo di dove era rimasto. L’intero romanzo è una ricostruzione di fatti, passi e avvenimenti incentrati ora su Lucio ora su Erika e la scomparsa di sua sorella… già orfana di madre non si rassegnerà certo a rimanere sola.
Il tutto sarà condito da una psicologia profonda e attenta di ogni personaggio nominato dall’autore. Altro punto a favore di Andrea Presenti è, infatti, il riuscire a unire componenti personali ad altre sintomo della società in cui i suoi personaggi vivono. Non è una realtà lontana dalla nostra, dove si incontrano spesso individui pronti a fare di tutto per sentirsi con in mano il potere, non mostrando attenzioni per chi li circonda.
Nello specifico, il Branco, è un gruppo di animali feriti che cerca di cambiare il sistema e di proteggere gli animali sfruttati da chi è chiuso verso il loro dolore. Lucio si troverà a contato con loro e con il loro capo, Lupo, che lo metterà di fronte a delle scelte, senza essere il primo a mettere in crisi il nostro protagonista. Sono curiosa di sapere voi che cosa avreste deciso in una situazione non dico identica, ma simile sì. Non è mai facile scegliere quale bivio imboccare soprattutto se si credeva che la propria vita avesse già passato gli anni delle indecisioni. Eppure, si deve sempre scegliere…

L’autore riesce a incollare il lettore alle sue pagine facendolo entrare in prima persona tra le vicende che caratterizzano il primo libro della sua trilogia. Riesce a farlo grazie allo studio di descrizioni dettagliate e volte a far immaginare le varie scene al lettore come se stesse visionando un film. E’ così che ci si affeziona quasi a ogni personaggio cercando poi di far vivere la storia migliore a ognuno di loro. Questo ovviamente non è possibile, ed è qui che entra in gioco un altro pregio de Il Branco, ovvero la linearità di ciò che avviene. Nonostante i personaggi siano inventati, in questo romanzo non si hanno elementi che fuoriescono dalle ipotesi che il lettore crea leggendo e che risulterebbero impossibili, per questo genere, come l’atterraggio di una razza aliena o l’assoluzione di tutti i peccati di uno dei personaggi… ogni accadimento segue il suo percorso e la logica non lascia mai la penna dello scrittore.

Personalmente, come in ogni romanzo che leggo, ci sono dei motivi per cui una storia mi piace. In questo specifico caso a farmelo piacere è stato lo stile dello scrittore che ha permesso che la lettura scorresse senza interruzioni e la curiosità dettata dal voler sapere sempre di più. Ammetto di aver fatto in vari punti ipotesi su ciò che sarebbe potuto accadere e di essere rimasta felice quando azzeccavo al primo colpo!
Altra cosa che ho apprezzato è stata la caratterizzazione dei personaggi, come detto sopra, e in particolare di Lucio ma ancora di più di Fenice. Chi è, mi direte? E’ qualcuno che ho già nominato sopra ma non vi svelo, così per saperlo dovrete leggere, furba eh!
Ritornando al romanzo, oltre a Fenice ho amato particolarmente anche tutta la psicologia che si nasconde dietro le scelte d Lupo prima e Lucio poi.
Inoltre vorrei fare i complimenti all’autore anche per lo studio che deve esserci stato dietro su gruppi animalisti, simboli vari come l’uroboros e altre cose che nomina nel corso della storia.

Concludo dicendo che questo romanzo è come un pozzo nero, più si scende e si lascia salire il buio, e più una piccola luce tenta di arrampicarsi e spuntare fuori. Man mano che i personaggi aumentano anche le luci si discostano dalla prima formando un nido di lucciole che ferite e con poca forza, se non la rabbia e la paura, cercano di volare in alto, sempre più… fino a che trovano l’uscita. E se quel pertugio non fosse l’uscita e come un forte volata trovassero solo il cunicolo per tornare giù?

Il Branco è come un nido di lucciole… solo alcuni vanno avanti mentre altri si perdono per la via… non solo la via fuori di noi ma anche quella dentro… anima e mente…

Consiglio questo romanzo a chiunque fosse interessato a una storia dalle sfumature nuove e dai movimenti intensi ma essenziali. Un thriller psicologico denso di colpi di scena, descrizioni che fanno assaporare ogni momento e uno stile che cattura ogni pagina di più.

 

-Hanna

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