‘Arrenditi all’amore’ di Ilaria Militello

Titolo:Arrenditi all’amore’

Autore: Ilaria Militello

Genere: romanzo romantico – erotico – amore gay

Caratteristiche: ebook – 152 pp.

Trama: Quanto può essere difficile alle volte arrendersi all’amore, soprattutto se come Eunji vedete l’amore come puro e solo piacere, eppure, nessuno può sfuggire ad esso, soprattutto quando è il tuo migliore amico a farti battere il cuore. Ma nulla è facile in amore, specialmente se c’è un triangolo amoroso, si perché Eunji è fidanzato con Yong ed entrambi fanno parte della testa boyband, tutto è più difficile se si rischia di far vacillare la serenità del gruppo, eppure il desiderio è troppo forte e Eunji e Kibum si ritrovano a doversi accontentare di un amore clandestino ma passionale. Kibum entrerà nel cuore del suo amico in punta di piedi, giorno dopo giorno, facendo vacillare le sicurezze di Eunji. Fra litigi, amore e passione la vita di Eunji diventerà movimentata e alle volte anche pesante, non solo gli impegni con il gruppo renderanno i suoi giorni difficili. Lasciatevi dunque trasportare fino a Seoul, Corea del Sud, per assaporare una storia passionale e capirete che prima o poi bisogna arrendersi all’amore.

 

 

Recensione della Tana:

 

Arrenditi all’amore’ è il nuovo romanzo di Ilaria Militello: è uscito da poco più di un mese e l’autrice ha già organizzato un blog tour per promuovere l’opera. Come potete immaginare, io ci sono dentro. Trovo queste iniziative davvero carine e se ben fatte, come in questo caso, propedeutiche a far conoscere il proprio romanzo. Alla fine il miglior marketing di un libro è quello fatto dal suo creatore: mamma o papà ^.^

All’intero di questa tappa del blog tour, la Tana scriverà, come è suo solito, una recensione e vorrei iniziare con il dire che questo non è il primo libro di Ilaria Militello che passa per le mie mani e che trovo il suo stile migliorato. Con questo non voglio togliere niente agli altri romanzi, ma ‘Arrenditi all’amore’ ha qualcosa in più sulla spinta della scorrevolezza e dei temi trattati. Difatti, ciò che mi ha colpito in modo piacevole è il sentire all’interno della storia che nessuno dei personaggi aveva da ridire per le relazioni omossessuali presenti, come se fossero accettate come vita ‘normale’. E’ vero che nel mondo reale sicuramente non sarebbe così, vero è anche che il romanzo non è ambientato da noi, ma mi sento di dire che nonostante il sentire che le relazioni erano giudicate mi è mancato, per un fattore sociale e di far essere la storia concretizzata il più possibile, mi è piaciuto che i caratteri ‘persecuzione’ – ‘bullismo’ – ‘ecc…’ siano stati mancati.

Questo ha fatto sì che ci si potesse concentrare sul fattore amore. Amore vissuto, non ricambiato, passionale, traditore e solo infine riconosciuto.

Dico riconosciuto perché non è qui presente una di quelle storie d’amore che molto spesso viene creata troppo facilmente, una di quelle in cui il lettore non ha nemmeno il tempo di capire di cosa si sta parlando e già lui è saltato addosso all’altro o viceversa.

[spoiler title=’Spoiler di trama’ style=’default’ collapse_link=’true’]Trovo che l’idea del modo in cui Ilaria ha unito i vari ragazzi protagonisti del suo romanzo, sia ideale quanto difficile da gestire. Fanno tutti parte dello stesso gruppo musicale e le varie coppie che si creano tra loro non possono che creare dissapori tra la band stessa. Quindi già questo crea problemi tra i protagonisti, se poi ci mettiamo in mezzo tradimenti e la tensione della fama, immaginatevi quante belle cose potrebbero capitare. C’è un interrogativo che mi è salito dentro dalla metà del romanzo e voglio riportarvelo qui: l’amore tra Ji e Kibum potrà superare ogni altra cosa? Non è una domanda scontata perché fino ad un certo punto credevo che sarebbero successe delle cose, che i due avrebbero agito in un modo e poi Ilaria ha mischiato le carte in tavola per portare tutto dove voleva lei. Esattamente in quel punto![/spoiler]

All’inizio della recensione, precisamente sotto la copertina potrete vedere delle faccine. Non sono impazzita e se le ho messe lì, se ho messo proprio quelle, c’è un motivo preciso. Se avete letto il nuovo regolamento saprete che adesso quelle faccine accompagneranno ogni mia recensione. Simboleggiano a colpo d’occhio ciò che ho provato mentre leggevo il romanzo. Potete trovare una faccina felice (già sopra ho parlato delle note positivo del romanzo), ma se guardate bene vedrete anche della faccine diverse: una sull’arrabbiato e l’altra perplessa. Come mai?

La mia perplessità sta nel vedere ancora degli errori di battitura o delle sviste in un’autrice che già ha pubblicato diversi romanzi. Come detto sopra, credo che ‘Arrenditi all’amore’ abbia diverse note positive rispetto ad altri romanzi, ma alcune cose le ho notate ancora. Sono convinta che errori e sviste possano capitare davvero a tutti, ma quando leggo un romanzo pubblicato mi aspetto, di solito, di non trovarne e se ne trovo, anche se pochi, devo dirvelo nelle recensioni.

La faccina arrabbiata, invece, è stata messa lì per le descrizioni, non quelle fatte ma quelle mancanti. Trovo che i personaggi siano stati poco descritti e poco caratterizzati tra loro. Non sono certa delle differenza, non parlo del carattere, ma della fisicità di molti di loro. Si passa del tempo a leggere delle loro emozioni, ma quel che so è che sono coreani, ma poi? Mi manca quella caratterizzazione che sono solita apprezzare. Non credo di essere l’unica ad amare questo nei personaggi, non saprei, ma vorrei consigliare a Ilaria Militello, già cresciuta e migliorate in tantissimi punti, di provare nel prossimo romanzo (sono certa che ci sarà) di fare delle schede dei suoi personaggi trattanti tutte le loro caratteristiche: fisiche, mentali, caratteriali, tic ecc… e poi controllare se, man mano che scrive il romanzo queste appaiano o meno nel testo.

Detto questo, concludo la recensione ammettendo che il messaggio che ‘Arrenditi all’amore’ fa arrivare a noi lettori è molto sentito e importante. E’ una lettura piacevole e rilassante. Perciò lo consiglio vivamente 😀

 

-Hanna M.

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