‘Teutovirus’ di Mario Pacchiarotti

Autore: Mario Pacchiarotti

Titolo: Teutovirus

Genere: racconto di fantascienza

Caratteristiche: ebook – cartaceo – 36 pp.

Trama: Cosa succede se immaginiamo un mondo dove i preconcetti razzisti sono davvero validi? Dove la genetica determina senza scampo le qualità della gente? Cosa succede se in quel mondo uno scienziato geniale, bonaccione ma razzista decide di cambiare le cose? Con Teutovirus l’autore crea una storia dove i luoghi comuni vengono resi realtà solo per potervi poi ironizzare sopra. Una dimostrazione “per assurdo” della poca consistenza di certe tesi razziste che vengono messe alla berlina proprio supponendole vere. Da leggere con le parole di Rita Levi-Montalcini ben impresse nella mente: “Sono convinta che non esistano le razze, ma i razzisti”. E voi? Non avrete mica paura di beccarvi il Teutovirus vero?

 

Recensione della Tana:

Teutovirus di Mario Pacchiarotti è presentato come racconto, ma ha in sé tutti gli elementi di un romanzo ben scritto e delineato nei suoi punti chiave. Sono molto felice di averlo letto perché mi ha tenuto compagnia, incollato alle sue pagine e fatto smuovere le rotelline del cervello su come sarebbe andato a finire.

Già dall’inizio si prospetta un romanzo studiato e non buttato su carta seguendo il metodo del ‘come viene viene’. Mario Pacchiarotti apre il suo romanzo senza giri di fronzoli, ma andando diritto al punto, senza errori ne blocchi di scorrevolezza nel testo.

Si sa già dalla trama, e dalla citazione iniziale, che non siamo in un normale universo, ma in un mondo letterario fantascientifico. Ciò che viene raccontato al momento non esiste – almeno fin dove mi porta la mia conoscenza – ma potrebbe un giorno esserci. Magari proprio Mario potrebbe aver gettato le basi per una scoperta, magari non proprio uguale, futura e imprevedibile. Chissà…

Nel romanzo, so che è un racconto ma non posso non definirlo tale, uno scienziato scopre ciò che potrebbe cambiargli la vita. Anzi, scopre ciò che potrebbe cambiare l’intera umanità. Sapete quei comportamenti che danno fastidio? Di indifferenza, di maleducazione, di sentire urlare parole senza senso e quant’altro vi dia fastidio… pensate se con un Teutovirus voi possiate far finire tutto questo. Allettante, eh?

So di aver minimizzato il grande lavoro di Mario Pacchiarotti, ma era solo per darvi un’idea del grande pensiero che sta dietro al suo romanzo. La scienza, questa grande incognita che spesso non capiamo, ci viene presentata dagli occhi del protagonista e mai sminuita dalle sue azioni. Anzi, ciò che viene fatto è sempre per lei, forse all’inizio c’era una punta di egoismo, ma poi sono certa che si tratti di amore per la scienza e la scoperta.

E poi, quando non ci si aspetterebbe di vederlo, eccolo arrivare, sì proprio lui: il colpo di scena: c’è un cambio del protagonista, per poche pagine è vero ma è significativo per l’andare avanti della storia, e sempre lui il Teutovirus come centro di tutto!

Altro dato importante del racconto è la suspense che lo pervade dall’inizio alla fine: non sai cosa accadrà, ogni finale che ti viene in mente potrebbe accadere, chi morirà… se muore qualcuno ovvio… ogni cosa è studiata per far pensare il lettore, e a me queste cose piacciono. Ho deciso, infatti, di regalargli ben due faccine sorridenti di Han 😀

I miei complimenti a uno scrittore che ha saputo conquistarmi. Non vedo l’ora di leggere un altro suo, e questa volta sono certa che lo sia, romanzo. Un bel (qui lo scrivo sulla fiducia) romanzo a raccolta di racconti :p

 

-Hanna M.

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